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Brescia
di TINO DECCA 05 gen 2024 09:20

Lasciamo spazio allo spirito

Le riflessioni dell'assistente ecclesiale della Fism Brescia

Ultime ore dell’anno 2023. Di solito, nelle nostre parrocchie, si canta l’inno del Te Deum. Cogliamo così l’occasione per guardare il cammino percorso e progettiamo il futuro. Paul Clodel afferma che “la pace, chi la conosce, sa che gioia e dolore in parti uguali la compongono”. Al cammino Fism 2023 penso si possano abbinare plausibilmente queste parole. Mai come in questo periodo si è potuto vedere come la pace non sia l’assenza di turbolenza, ma uno stato d’animo che è possibile raggiungere nonostante le difficoltà. Anche nell’anno trascorso non sono mancati momenti di gioia e momenti di preoccupazione e di dolore. Si voleva occuparsi dei problemi delle scuole e ci si è trovati a fare i conti con una struttura interna fragile, alla mercé di logiche umane. Taluni tra noi hanno avvertito delusioni e avvilimenti e, in una tensione senza quartiere, abbiamo avuto la percezione che quello che mostravamo non era la parte migliore di noi.

Un dato di fatto: la vita continuava. I nostri bambini frequentavano le nostre scuole, ignari che i grandi giocavano a fare la guerra. E in guerra, lo constatiamo ogni giorno in tante parti del mondo, ci si fa male, si distrugge e, inesorabilmente, si muore. Le nostre famiglie continuavano a fidarsi di noi, affidandoci ciò che avevano di più caro: il loro e nostro futuro.

L’intrecciarsi di queste dinamiche deve spronarci a fare una considerazione, frutto del mistero dell’Incarnazione. Riscoprire la chiamata che ci è stata fatta nel servizio alle nostre scuole e quindi ai bambini e alle loro famiglie. Riaffermare il nostro amore alla Chiesa, madre amorevole nei confronti dei suoi figli. Essere l’espressione di quel volto.

Potrebbero sembrare frasi che invitano ad un buonismo senza senso. Penso che siano, invece, pensieri che spronino tutti a conversione. Nell’ottocentesimo anniversario del primo presepio a Greccio, torniamo alla concretezza degli ideali. Gli uomini amati dal Signore sono i destinatari di quell’annuncio di Pace. Non vincitori o vinti, ma uomini e donne di buona volontà che, al di là delle personali sensibilità, progettano e costruiscono un futuro migliore. Che fanno entrare il Signore nelle loro storie e a questa presenza si riferiscono. Si affaccia il 2024: “Veni creator Spiritus”. Quello che agli uomini è impossibile è possibile allo Spirito. Basta dargli spazio.

TINO DECCA 05 gen 2024 09:20