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Brescia
di REDAZIONE 05 mag 2023 11:34

M5S Brescia: l'ascensore è un'opera inutile

"Il 4 agosto del 2021, con una delibera di giunta, si è deciso che la città di Brescia si dovesse dotare di un ascensore, posto in prossimità di fossa Bagni, come mezzo di trasporto per accedere al Castello sul colle Cidneo. Ma è veramente necessario che venga installato un ascensore laddove esiste già una strada con panoramica sulla città e che, se coperta da una piccola flotta di bus elettrici, sarebbe in grado di offrire lo stesso servizio pubblico?". Questo il questito del Movimento 5 Stelle di Brescia. 

Ma non solo. "Dove verrebbe posizionato il collegamento meccanizzato al castello? su che tipo di terreno dovrebbe appoggiarsi? quanto suolo di parco verrebbe sacrificato per dare spazio a questa struttura? Le criticità del progetto sono diverse ma quello che più spaventa sono i costi: 4 milioni di euro di investimento, al netto di rincari del prezzo dell’energia e delle materie prime, e oltre 170.000 euro l’anno per la sola manutenzione ordinaria. Il costo annuale di un servizio di trasporto con autobus elettrici si stima possa essere di 170.000 euro all’anno, la stessa cifra prevista per la sola manutenzione ordinaria dell’ascensore. I bresciani devono sapere che una volta inaugurato, ogni anno, nelle casse comunali mancheranno 170.000 euro che serviranno per garantire un servizio a pochi e non saranno più disponibili per altri servizi ben più utili alla cittadinanza".

In consiglio comunale il Movimento 5 Stelle è stato l’unico gruppo politico ad opporsi al progetto ma il partito unico degli affari e della cementificazione è andato avanti per la sua strada.

"Ci preme inoltre ricordare che l’accelerazione alla realizzazione di quest’opera inutile è avvenuta grazie, ma sarebbe meglio dire "per colpa" della giunta regionale di centrodestra che con la famosa legge 9 del 2020 ha deciso, senza interpellare il comune, di fare dell’ascensore del castello, di cui ancora non esisteva uno straccio di idea progettuale, l’unica opera cittadina che avrebbe beneficiato di una copertura a fondo perduto di oltre 4 milioni di euro da parte di Regione. Soldi, chiaramente, di tutti i lombardi. Mentre l’allora sindaco Del Bono e l’assessore Castelletti tentavano invano di risollevare le sorti del Museo dell’Industria, il Musil, che guarda caso necessitava proprio di 4 milioni di euro, andando a bussare alla porta dell’assessore regionale alla cultura Galli, questi rifilava loro un ben servit chiudendo qualunque possibilità di partecipazione economica da parte di Regione nel Museo. Negli stessi giorni però, ricordiamolo, la giunta Fontana decideva di finanziare l’ascensore del Castello. Questo purtroppo è uno dei tanti esempi che dimostrano l’incapacità di questa attuale giunta comunale di farsi valere fuori dalle mura bresciane e, come successo per l’edilizia sanitaria, le case di comunità, il PNRR, il Musil, la questione Caffaro, i fondi per il Teatro Grande e via dicendo, non riesce ad imporsi e a portare a casa risultati ma anzi si fa dettare la linea e alla fine spaccia per propri i "risultati" altrui. E ricordiamo anche che se Brescia è Capitale della Cultura è grazie ad un emendamento del deputato bresciano pentastellato Claudio Cominardi. Ma questi sono anche chiari esempi di come abbia operato e stia tuttora operando la giunta regionale di centrodestra: due pesi e due misure a seconda del colore politico".

Il Movimento 5 Stelle si propone quindi come strumento di radicale cambio di passo per una svolta decisiva nella gestione della Città. "Diciamo: Basta essere il fanalino di coda della Regione, basta essere una delle tante e anonime periferie milanesi. Per risollevare Brescia chiediamo a tutti i bresciani un gesto forte il 14 e 15 maggio: mandiamoli a casa tutti e votiamo Alessandro Lucà Sindaco". 

REDAZIONE 05 mag 2023 11:34