Medicus Mundi Italia: guardando sempre agli ultimi
Medicus Mundi Italia (MMI) ha presentato i dati del bilancio 2024 – approvato dall’Assemblea – illustrando anche alcuni dati preventivi sulle attività e sui progetti del 2025. Medicus Mundi Italia è una ONG (Organizzazione non governativa) specializzata nella cooperazione sociosanitaria internazionale: MMI è stata fondata a Brescia nel 1968 a Brescia e fa parte del network di Medicus Mundi International, lavorando per migliorare i servizi sociosanitari in Paesi a risorse limitate ritenendo che l’accesso alla salute sia un diritto di ogni persona.
Nella sua relazione introduttiva Ottavio Di Stefano, presidente da poco più di un anno di MMI, ha voluto ricordare la figura del professor Giampiero Carosi recentemente scomparso e presidente per più di un decennio (dal 2012 al 2024) di Medicus Mundi Italia oltreché Direttore della Clinica di Malattie Infettive: “Del dottor Carosi – ha detto Di Stefano – sono indimenticabili le doti tecniche e umane della sua lunga attività scientifica che ha trasmesso al professor Francesco Castelli oggi Rettore dell’Università degli Studi di Brescia e a Silvio Caligaris oggi vice presidente di MMI: da loro – ha ancora detto il dottor Di Stefano – ho imparato la cultura per l’assistenza e la cura della salute degli ultimi”.
In questi 57 anni di attività MMI ha promosso, curato e portato a termine molti progetti di assistenza socio sanitaria in Burkina Faso, in Burundi, in Kenya e in Mozambico: “Quello che ha sempre caratterizzato la nostra attività – ha continuato il Presidente di MMI – è stata quella di promuovere progetti assistendo, formando e curando in loco chi aveva bisogno della nostra assistenza e conoscenza garantendo che al termine di questi progetti la nostra attività di cura potesse sempre continuare in autonomia con le risorse locali”.
Massimo Chiappa, direttore di Medicus Mundi Italia, ha letto e commentato alcune note del bilancio 2024 ricordando soprattutto come le forme di sostentamento e di finanziamento provengano dalla partecipazione ad alcuni bandi internazionali oltreché dalle iniziative benefiche di alcuni privati unite anche alla destinazione dell’otto per mille dell'Irpef effettuabile da ogni contribuente in sede di dichiarazione dei redditi. “Il nostro 2024 è stato un anno molto impegnativo – ha sottolineato Direttore Chiappa – perché il taglio a livello internazionale di alcuni dei fondi dedicati agli interventi sociosanitari ha richiesto un maggior impegno su più fronti”.
