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Brescia
13 lug 2017 10:06

Nuove ciclabili

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Con 2,3 milioni di euro la Loggia, entro il 2020, incrementerà il chilometraggio dedicato alle due ruote sul ring e via Volturno. Bresciani popolo di ciclisti? Federico Manzoni: “Le risposte sono incoraggianti”

Il progetto “Più bici” del Comune di Brescia si è classificato terzo nella graduatoria stilata da Regione Lombardia ricevendo un contributo pari a un milione e mezzo di euro. Con l’ulteriore stanziamento da parte della Loggia di 800mila euro verranno realizzati nuovi tratti ciclabili (due piste) che porteranno, entro il 2020, da 100 a 115 i km dedicati alle due ruote come previsto dal Piano urbano per la mobilità sostenibile. Si potrà così procedere a una complessiva riqualificazione e riorganizzazione dell’asse ciclabile che dall’Oltremella, partendo da via Cristoforo Colombo, conduce, sorpassando la Tangenziale Ovest, in via Volturno e da lì sul ring costeggiando tutto il centro storico sulla parte ovest del ring stesso (tra via dei Mille e via Ugoni). Da qui il percorso proseguirà sino all’altezza di piazzale Repubblica, connettendosi con la stazione, con la ciclabile del cavalcavia Kennedy proseguendo in direzione est, verso piazzale Arnaldo, viale Venezia, fino a raggiungere il confine est della città, verso Caionvico e Rezzato. “È un asse trasversale molto importante – ha sottolineato l’assessore con Delega alle politiche della Mobilità Federico Manzoni – che conduce dalla periferia al centro, al ring, alla stazione ferroviaria, agli snodi nevralgici, quindi, della mobilità cittadina”.

Assessore, qual è la linea strategica che avete adottato?

Sono due linee. La prima è metodologica: tutte le opportunità di finanziamento venute a maturazione per noi sono state una priorità. Tutti i bandi, come quello di Regione Lombardia aperto lo scorso anno, sono stati per noi un’opportunità di partecipazione. Dal punto di vista progettuale, invece, abbiamo voluto mettere in evidenza la necessità di far fare un salto di qualità, alla mobilità ciclabile cittadina, prima ancora che quantitativo, in termini di estensione della rete, soprattutto qualitativo. Abbiamo puntato alla creazione di percorsi più lineari, meno tortuosi per il ciclista che li utilizza, nell’ottica di favorire una mobilità quotidiana, quella di chi ogni giorno utilizza la bicicletta per raggiungere il proprio luogo di lavoro, di studio. Abbiamo, inoltre, voluto lavorare su una maggiore leggibilità, sulla manutenzione di percorsi che magari esistevano sostanzialmente sulla carta o semplicemente con una striscia gialla pitturata sull’asfalto, e che invece rendiamo e strutturiamo in maniera più qualificata, come delle vere e proprie ciclabili, in sede propria, facilmente riconoscibili e individuabili, il più possibile lineari e protette.

I bresciani in questi anni come hanno risposto alle proposte per agevolare la mobilità sostenibile?

Le risposte sono state incoraggianti. Il trasporto pubblico ha fatto un balzo di circa il 30% in quattro anni. Se nel 2012, l’ultimo anno prima dell’avvio della metropolitana, si registravano 41 milioni di passeggeri nell’area urbana, nel 2016 sono stati i bresciani che hanno usufruito del trasporto pubblico sono stati 53 milioni. C’è poi il dato significativo degli abbonati al servizio bike sharing “Bici mia”: nel luglio del 2013 erano 10mila, la settimana scorsa ammontavano a 20mila.

I dati stimolano a continuare in questa direzione...

La cultura dell’auto nel nostro territorio è ancora molto diffusa, ma crediamo che lavorare attraverso un’alternativa di qualità in termini di trasporto pubblico e di mobilità ciclistica sia una chiave di successo per poter convincere sempre più persone a lasciare a causa l’auto inforcando le due ruote o utilizzando la metropolitana.

13 lug 2017 10:06