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Brescia
di REDAZIONE 11 mar 2020 08:04

Nuovi infermieri per la lotta a Covid-19

Oggi in Poliambulanza e domani alla Statale la discussione delle tesi laurea in infermieristica, così da garantire l’inserimento di nuove risorse sul fronte emergenziale

Poliambulanza rimane in prima linea a combattere Covid-19, ottemperando al Decreto del Governo del 7 marzo, che prevede l’assunzione immediata di 20mila figure professionali tra medici, infermieri e operatori sanitari.
Università Cattolica in collaborazione con Fondazione Poliambulanza anticipa la seduta di laurea in Infermieristica per garantire l’inserimento di 13 nuove risorse sul fronte emergenziale.

Prenderanno il via tra poco, presso la sala Convegni di Poliambulanza, le discussioni delle tesi, con la commissione, presieduta da Mario Taccolini, presidente di Fondazione Poliambulanza e prorettore dell’Università Cattolica, collegata online con ciascun candidato “Un impegno doveroso quello del nostro Istituto in un momento di grande difficoltà per la Sanità Lombarda, del tutto coerente con la mission dell'Università Cattolica e di Fondazione Poliambulanza – afferma. Taccolini - Scegliere di essere infermiere significa voler svolgere una professione che ha come preminente obiettivo la tutela della salute e l’assistenza alle persone, prendersi cura soprattutto dei più fragili e più vulnerabili. Anticipare di alcune settimane la laurea in Infermieristica dei nostri studenti significa mettere a disposizione, meglio, a servizio della comunità bresciana le necessarie e aggiornate professionalità in un momento cruciale e di vera e propria emergenza quale quello che il nostro Paese sta vivendo.”

Anche la Statale, nella giornata di domani, procederà con la discussione online delle tesi di laurea di altri infermieri, con un anticipo sui tempi previsti, così da immettere nuove forze sul fronte dell’emergenza sanitaria.

Nelle ore scorse, invece, il Comune di Brescia ha proceduto con l’affissione nei 44 parchi cittadini di cartelli per ricordare le regole di comportamento cui attenersi per frequentare le aree da gioco con accesso libero nei parchi. Non è possibile giocare in gruppo, occorre evitare il contatto ed è necessario stare ad almeno un metro di distanza gli uni dagli altri. Ai trasgressori verranno applicate le sanzioni previste dalla legge.

Nel frattempo è ancora in discussione la richiesta avanzata al governo dai sindaci dei capoluoghi di provincia della regione, dai presidenti Fontana (Lombardia) e Zaia (Veneto) per uno stop totale delle attività (trasporti e lavoro compresi) per cercare di arginare o rallentare la diffusione del Covid-19.

 

REDAZIONE 11 mar 2020 08:04