Ome: fine settimana con il fumetto da marciapiede
Il 30 e 31 agosto la quinta edizione del Festival
Ome ospita il 30 e 31 agosto la quinta edizione del Festival del Fumetto da Marciapiede. In questa edizione la manifestazione rende omaggio a sette persone del paese che hanno avuto la generosità e il coraggio di raccontarci le loro vite. Storie intense, autentiche, radicate nella nostra terra e nel nostro tempo. Sono solo una parte della raccolta che Ome sta effettuando per costruire l’Archivio della Memoria orale di Ome.
A raccogliere con passione le storie è stata la storica Debora Masserdotti, che ne ha curato il tessuto narrativo. I racconti sono poi diventati veri e propri fumetti d’autore, grazie alla direzione artistica di Pietro Arrigoni e al lavoro di grandi illustratori che hanno trasformato le parole in immagini.
I fumetti che saranno esposti nelle giornate del festival sono stati realizzati su lenzuala matrimoniali proprio a rappresentare una dote di memoria. Esposte in piazza durante i due giorni di festa, saranno simbolo di un paese che sa ascoltare e riconoscere il valore delle sue persone.
Sarà un’occasione per celebrare i protagonisti dei racconti, per ringraziarli e festeggiarli come meritano. I loro racconti ci offrono un patrimonio prezioso: il sapere narrativo, quello che permette a un paese di riconoscersi nel passato per guardare con più forza al futuro.
In ogni contrada, una voce locale racconterà storie legate al luogo, creando un ponte tra oralità e il silenzio evocativo del fumetto. Un gioco di memoria collettiva e di reinterpretazione artistica, grazie al lavoro di ricerca della storica Dott.ssa Debora Masserdotti e dove il lenzuolo diventa un supporto fluido per raccogliere sogni, passioni, conflitti e ricordi
Quest’anno, poi, il Festival del Fumetto da Marciapiede si avvale della prestigiosa collaborazione della Scuola Internazionale Comics di Brescia, i cui allievi hanno trasportato su un lenzuolo matrimoniale uno dei capitoli dal romanzo di Nicoletta Verna “I giorni di vetro”.
Le sale di ex Palazzo Maestrini (adiacente alla Biblioteca) ospiteranno “ChiNere”, la mostra del collettivo di fumettiste Michela Rossi, Nora e Laura Angelucci, curata da Carlotta Vacchelli. Un percorso espositivo che intreccia fumetto, illustrazione e degustazioni di vini biologici della Cantina Marchisa di Antonio Malatesta, trasformando il Festival del Fumetto da Marciapiede in un luogo di incontro tra arte, sapore e resistenza poetica.
“ChiNere” non è soltanto una mostra: è una narrazione visiva fatta di acquerelli, bozzetti, vignette e corti animati che restituisce l’identità femminile nella sua forma più fluida e ribelle.
Un intreccio di figure e simboli – curandere, sciamane, principesse, guerriere, maschere apotropaiche – che danno voce a un femminile lirico, ironico e irriverente, capace di fuggire dal reale e reinventare l’immaginario.
Accanto alla mostra sarà possibile degustare i vini biologici della Cantina Marchisa, microproduzione calabrese riconosciuta con premi nazionali e con una menzione speciale UNESCO.
Dal 2014, Antonio Malatesta porta avanti un progetto che unisce vino, arte e resistenza poetica, trasformando la sua azienda agricola in un laboratorio culturale e comunitario, dove convivialità e poesia sono parte integrante della produzione.
L’Archivio della Memoria Orale di Ome nasce dall’idea di raccogliere e custodire le voci di chi ha vissuto in prima persona la storia del nostro territorio.
L’intuizione è maturata tra i faldoni dell’Archivio comunale, dove i documenti raccontano eventi, date e fatti, ma raramente restituiscono le emozioni, le scelte e i sentimenti che hanno animato uomini e donne del Novecento.
L’Archivio della Memoria Orale vuole colmare questo vuoto: dare spazio a ciò che le carte non dicono, alla voce diretta dei protagonisti, capace di completare e arricchire la narrazione storica.
Dal 2023, quindici memorie viventi hanno donato il loro racconto, consegnando alla comunità un patrimonio prezioso di esperienze, ricordi e riflessioni. Un’eredità che intende trasmettere alle future generazioni le trame della memoria culturale e collettiva, ricordando come le testimonianze orali vadano interpretate all’interno del loro contesto storico. Anche le inevitabili distorsioni della memoria, infatti, sono rivelatrici dei processi di costruzione dell’identità di una comunità.
Il Festival del Fumetto da Marciapiede quest’anno amplia il suo sguardo alla sfera familiare con un appuntamento speciale che affronta un tema delicato: le paure e le difficoltà dei bambini nell’addormentarsi, spesso complesse da gestire per i genitori.
Il filo conduttore è la federa del cuscino, luogo intimo e rassicurante dove il capo si posa: da semplice tessuto diventa spazio creativo e terapeutico. Attraverso un laboratorio di fumetto, disegno e scarabocchio, la federa bianca si trasforma in un “territorio sicuro” dove i bambini possono rappresentare e rielaborare timori e ansie legate al sonno.
L’iniziativa, in programma sabato 30 agosto alle 16.30 in piazza Aldo Moro, unisce un incontro per genitori, guidato dalla pedagogista Deborah Bazzani e dalla psicomotricista Irene Lonati e un laboratorio per bambini curato dalla Biblioteca di Ome con Margherita Belladonna e Giada Illini. Un doppio momento pensato per accogliere due generazioni: chi cresce e chi accompagna la crescita.
Il Festival del Fumetto da Marciapiede, poi, si conferma come spazio capace di raccogliere e intrecciare storie, linguaggi e comunità. In questa edizione, tra le nuove ospitalità, arriva una realtà inebriante e sorprendente: la cantina “Le Panische” di Ome, condotta interamente da donne e dedicata alla produzione di vino rosso biologico.
Fondata da Alessandra Dall’Acqua, la cantina prende il nome dalle figure mitologiche delle Panische, misteriose compagne di Dioniso nei cortei bacchici, evocando così un immaginario che mescola mito e contemporaneità. Dal 2020, un gruppo di donne gestisce interamente a mano un vigneto storico di Ome, visibile già nelle fotografie aeree del 1958. La scelta di mantenere le vecchie viti e di coltivare in biologico esprime il desiderio di ridare senso al lavoro agricolo,
Il Festival apre, poi, una finestra sulla fragilità presentando in anteprima, sabato 30 alle 18.30, il fumetto “Un giorno questo dente ti sarà utile” pubblicato dalla rivista Zeus! Rivista Mutante e che racconta le avventure incredibili del dente da latte di Arianna Moreschetti, caduto, rubato, ritrovato e di nuovo smarrito, tra fate, briganti, alieni, santi, supereroi e dentisti. Una storia ironica e surreale che, attraverso la leggerezza, riflette sul dolore e sull’illusione che una vita senza mal di denti possa essere più semplice. Il fumetto è opera di Martoz, fumettista e street artist di rilievo internazionale, vincitore del Premio Gran Guinigi a Lucca Comics 2019, e di Michele Baccanelli, giovanissimo redattore di Zeus! dal 2014 (quando aveva solo 12 anni), oggi collaboratore attivo e frequentatore del Centro Socio Educativo per persone con disabilità e autismo della Cooperativa Il Cardo.
Domenica 31 agosto alle 12 la comunità di Ome si ritroverà per celebrare un momento unico di convivialità collettiva: Il Tempo della Festa e il Tempo dell’Oralità. Un appuntamento pensato e costruito per agli abitanti di Ome (non solo), in particolare grazie alle testimonianze delle signore del paese che hanno condiviso i loro ricordi e racconti. Le loro parole sono diventate narrazioni visive, trasformate in “lenzuola fumetto” che verranno esposte durante la giornata: un bucato di memorie, segni e disegni che si intrecciano con il cibo e la festa.
Il cuore dell’evento sarà una grande tavolata popolare: tavoli e sedie da osteria, tovaglie a quadretti rossi e bianchi, in un rito collettivo in cui ognuno porta da casa le proprie posate, bicchieri e cibo. Un gesto semplice che, dall’ambito domestico, diventa esperienza comunitaria e condivisione del “piacere comune”.
L’appuntamento non è solo una festa, ma anche un rito di comunità: un’occasione in cui il tempo dell’oralità incontra il presente e si proietta nel futuro, sospendendo il tempo storico e illuminando le relazioni umane.
La giornata sarà accompagnata dalla musica del fisarmonicista Davide Bonetti, strumento che da sempre evoca ballo, canto e incontro popolare.
Nel pomeriggio, alle 16.30 l’Accamdemia musicale di Ome proporrà “C’era una volta… un re”, un momento dedicato ai nonni che dovranno accompagnare i piccoli nipoti (tra gli 0 e i 6 anni) alle letture sonorizzate. L’incontro rientra nel progetto “C’era una volta un re”, nato nel 2013 dall’unione di una lettrice e di un gruppo di musiciste, con l’intento di avvicinare i più piccoli e le loro famiglie alla lettura attraverso l’incanto della musica. Sabato 30 e domenica 31 agosto, dalle 19 alle 23, sarà attivo anche un punto di ristorazione e saranno disponibili tavoli da gioco aperti a tutte e tutti.
Per maggiori informazioni, programma e comunicato stampa edizione 2025 https://sites.google.com/view/festivalfumettomarciapiede/home