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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 15 set 2017 13:42

Pagine d'amore

Un fitto calendario di eventi per ricordare il 30° anniversario di fondazione della struttura voluta dalle Ancelle della Carità. Struttura all’avanguardia in grado di fornire prestazioni di diagnosi, accompagnamento, cura e riabilitazione, rappresenta una traduzione moderna ed efficace delle intuizioni di Santa Maria Crocifissa di Rosa

“Se pensiamo cos’è oggi la Domus Salutis per migliaia di famiglie ci rendiamo conto del servizio preziosissimo che svolge e della fiducia che si è conquistata” ha esordito il sindaco Emilio Del Bono presentando il fitto calendario di appuntamenti organizzato in occasione del 30° anno di fondazione della struttura nata per iniziativa della Congregazione delle suore Ancelle della Carità di Brescia e grazie alla sensibilità dell’allora Superiora generale, madre Eugenia Menni, che seppe attualizzare in questa opera il carisma e le intuizioni della fondatrice Santa Maria Crocifissa di Rosa. “Era l’11 luglio 1987 – ha ricordato l’attuale Superiora generale della Congregazione, madre Gabriella Tettamanzi –, festa di San Benedetto, patrono d’Europa, quando la struttura venne inaugurata. Se da una parte si scriveva una bella pagina d’amore, nel solco di un carisma, dall’altro si manifestava un esempio luminoso della collaborazione fra religiose e laici”.

La sinergia continua ancora oggi. La Domus Salutis è, infatti, parte della fondazione “Teresa Camplani”, presieduta da Alessandro Masetti Zannini, insieme a due strutture di Cremona, Mantova e alla comunità “Nuova Genesi” di Brescia. Nella realtà di via Lazzaretto è attivo il dipartimento della Riabilitazione che conta 156 posti letto e l’Hospice con 30. I ricoveri nel 2016 sono stati 3.186, 74mila le prestazioni e 708 le persone seguite attraverso l’assistenza domiciliare. Sono due le tipologie di malati che si rivolgono alla Domus Salutis: quelli con evidenti necessità di recupero dell’integrità fisica compromessa a seguito di episodi acuti o traumatici, e quelli a cui è negata la prospettiva della guarigione ma che hanno necessità di essere accompagnati con cure palliative verso un “esito” il più possibile sereno.

In questa prospettiva operano le Ancelle, coadiuvate da personale professionalizzato anch’esso motivato alla condivisione delle finalità dell’istituzione, come riportato nella “mission” della struttura. “Un passo dopo l’altro, insieme lungo il cammino della vita” è la frase che racchiude questi 30 anni di impegno a fianco dei malati, come ha sottolineato la Superiora della Casa di Cura, madre Maria Oliva Bufano. L’accompagnamento, sia nello stadio riabilitativo che durante la somministrazione delle cure palliative, è un concetto chiave, oltre che una prassi consolidata. “In questo momento storico – ha evidenziato la Superiora – in cui l’uomo vive la solitudine”, in virtù di “un’esperienza, di un carisma generato più volte, ci troviamo ancora accanto all’uomo”. “La vita – ha chiosato m. Bufano – è da proteggere e conservare sino all’ultimo respiro”.

Per celebrare questo prestigioso traguardo è stato messo in campo un ricco calendario di eventi che prenderà il via domenica 17 settembre con l’11° Memorial Annamaria La Stella e la ReWalk Race. Mercoledì 4 e 25 ottobre si terranno gli “Open day - Porte aperte alla cittadinanza” per consentire alla città una conoscenza più dettagliata di questa importante realtà. Nel programma messo a punto non mancano gli approfondimenti di carattere scientifico. Sono due, infatti, i convegni in calendario: venerdì 27 e sabato 28 ottobre, al Centro Congressi auditorium Capretti, “Sul finire della vita” e il 24 novembre, nella medesima location,“Riabilitazione interdisciplinare della disabilità complessa tra passato, presente e futuro”. Il 28 ottobre, al Teatro Grande, Daniele Alberti curerà un evento culturale in fase di definizione. Sabato 2 dicembre, alle 17.30 in Duomo Vecchio, è prevista una solenne concelebrazione eucaristica.

ROMANO GUATTA CALDINI 15 set 2017 13:42