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Brescia
di REDAZIONE 08 mar 2022 09:53

Presidio 9 agosto: continuano le interlocuzioni

“Finalmente oggi abbiamo avuto modo di portare la voce del 'Presidio 9 agosto', che rappresenta circa 80 associazioni che operano su tutta l’asta del Chiese e anche in tutto il territorio provinciale, alla Sottosegretaria del MITE, con delega alla depurazione, On. Ilaria Fontana”. Così i responsabili del Comitato di coordinamento del Presidio permanente contro la nomina e le scelte del Commissario per il depuratore del Garda, relativo all’incontro online avvenuto con l’Onorevole Ilaria Fontana.

Il Presidio definisce questo un “passaggio fondamentale” della sua azione, la quale si sta intensificando nelle interlocuzioni con i vari livelli istituzionali per far valere le ragioni di una protesta che dura da ben 7 mesi.

Gli interventi del Presidio hanno voluto sottolineare i due aspetti fondamentali di questa complicata vicenda: in primis, il vulnus democratico generato dalla nomina del Commissario, poiché “con questo atto è stata commissariata non un’opera ma bensì una funzione che per legge spetta alla Provincia; il tutto senza dare a quest’ultima un termine congruo per portare a termine un processo decisionale in corso (come previsto dalla Costituzione) e senza che vi sia stato concretamente un presupposto di urgenza”, come si legge nel comunicato. Inoltre, è stato anche messa in evidenza la mancanza, da parte del Commissario, del rispetto del principio di sussidiarietà e di leale collaborazione, e di come non siano stati tenuti in considerazione gli atti di indirizzo prodotti dalla Provincia.

Il secondo intervento, invece, ha riguardato la scelta di trasferire la depurazione del Garda, occidentale, sul fiume Chiese, in un bacino idrografico estraneo, di cui sono state descritte le innumerevoli criticità. Ad esempio, “lo stato di sofferenza di un fiume gravato da molteplici criticità ambientali e da un depauperamento abnorme della risorsa stessa, a causa dell’eccessivo sfruttamento per ragioni produttive, che lo rendono assolutamente inadatto ad essere il corpo ricettore dei reflui del lago Garda”, spiega il Presidio. Inoltre, è stata evidenziata l’”assurdità” del concetto, più volte espresso, anche dal Commissario-Prefetto dott.ssa Laganà, di risanare il fiume grazie al depuratore, che invece dovrebbe essere risanato dal rispetto del suo Deflusso Ecologico.

Il Presidio 9 agosto ha insistito sulla carenza delle valutazioni fatte dal Ministero e sull’inadeguatezza della decisione di investire ingenti quantità di denaro in un’opera che non risolverà i problemi del Garda, che vedrà lievitare i prezzi e andare incontro a costi insostenibili data la congiuntura economica e l’aumento del costo dell’energia; costi che graveranno poi sulle bollette dei cittadini bresciani e su una Provincia con ben 45 Comuni in infrazione europea.

La richiesta fatta all’On. Fontana è stata quella di farsi portatrice di queste osservazioni presso il Ministro Cingolani e di impegnarsi affinché sia rispettato quantomeno il principio di sussidiarietà e di leale collaborazione fra le Istituzioni, con la revisione dell’intero progetto.

Infine, il Presidio ha voluto sottolineare l’apprezzabile apertura mostrata dalla Sottosegretaria, che si è resa disponibile anche a recepire ulteriori relazioni future e impegnandosi a valutare le richieste, confermando la possibilità di avere un ulteriore incontro per fare il punto della situazione.

REDAZIONE 08 mar 2022 09:53