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Brescua
di MASSIMO VENTURELLI 02 gen 2017 07:45

Provincia: bilancio 2016 prima del voto

A pochi giorni dall'elezione con cui sindaci e consiglieri comunali bresciani, domenica 8 gennaio, sceglieranno la nuova assemblea di palazzo Broletto, il presidente Pier Luigi Mottinelli ha ripercorso l'anno appena concluso di un ente "riabilitato" dall'esito del referendum del 4 dicembre scorso

Tra gli effetti dell’esito del referendum del 4 dicembre dello scorso anno c’è anche la conferma nella sua pienezza il ruolo delle Province, Casa dei Comuni, tra le istituzioni costitutive della Repubblica. Le Province, dunque, continueranno a svolgere le funzioni assegnate dalla Legge 56.

E’ partito da questa constatazione il bilancio di fine 2016 di Pier Luigi Mottinelli, presidente della Provincia di Brescia.  “La Provincia -  ha dichiarato - è oggi certamente più forte di ieri, continua a essere un punto di riferimento per i Comuni, svolgendo le funzioni previste dalla Legge Delrio. In futuro si attendono certamente evoluzioni per questo Ente, sulle quali dovrà esprimersi il Governo Centrale”.

Da Roma, infatti, Mottinelli e tutti i presidenti delle altre Province italiane attendono un primo, importante segnale per il 2017: l’emanazione un decreto legge che risolva l’emergenza bilanci delle Province che assicurano alle comunità servizi da cui dipende la sicurezza stessa dei cittadini, in primis strade e scuole.

“Riferendoci ai tagli, nel 2015 la Provincia di Brescia – ha sottolineato Mottinelli -  ne subisce uno di 23 milioni, che diventano 45 nel 2016, poiché ai 23 del 2015 si aggiungono i 22 del 2016.  Nel 2017 i tagli potrebbero ammontare a 67 milioni, una proiezione in attesa della definizione esatta del Concorso della Finanza Pubblica, che sarà definito nei prossimi mesi. Solo nel 2016 la Provincia di Brescia ha versato alle casse centrali oltre 71 milioni di euro (71.046.297), per i tagli dovuti alla legge di stabilità e le manovre antecedenti alla stessa. Nel 2015 49 milioni e nel 2014 26 milioni. Secondo le stime nel 2017 dovremo versare 93 milioni”.

Pier Luigi Mottinelli ha espresso la sua preoccupazione anche nel ruolo di Presidente delle Province Lombarde: “Tagli che impediscono agli Enti di garantire servizi fondamentali per la collettività, mettendo a rischio la sicurezza sulle strade e la vivibilità nelle scuole: “penso al piano neve e al riscaldamento, oltre che alla manutenzione di strade e di edifici. E’ necessario un confronto immediato con il nuovo Governo”.

A questo proposito, per offrire alla popolazione sempre maggiori e migliori servizi, che necessitano di finanziamenti adeguati, possibili con una maggiore autonomia fiscale e finanziaria, il Consiglio Provinciale, riunitosi il 28 dicembre scorso, ha chiesto al Governo che gli introiti che derivano dalla RCA e dalla tassa di iscrizione al registro automobilistico restino nei bilanci delle Province e non vadano per oltre il 70% al Governo Centrale.

Anche nei confronti di Regione Lombardia dovrà riprendere un dialogo che esalti il “modello lombardo” di forte collaborazione tra Comuni, Province e Regione, nella definizione dei ruoli e delle competenze, con le relative coperture finanziarie. La presenza del Presidente di UPL al tavolo del Patto della Lombardia, è la dimostrazione dell’opportunità di forti e continue relazioni tra Comuni, Provincia e Regione, come anche il recente insediamento del Presidente Mottinelli nella delegazione UPI presso la Conferenza Unificata e la Conferenza Stato-Città.

“Regione Lombardia dovrà rivedere ora la riforma sanitaria. L’esito del referendum fa “cadere” di fatto la logica dei Cantoni e di conseguenza la Valle Camonica deve essere slegata dall’Ats di Montagna. La Provincia è l’unico ente che raggruppa Asst di diverse Ats: la Valle Camonica, con la riforma sanitaria, ha purtroppo perso l’autonomia che aveva ottenuto nel 1998 per passare nell’Ats di Montagna, con Sondrio e l’Alto Lario, assetto mai gradito ai sindaci di quel territorio, che infatti non si è mai rivelato funzionale”.

Tra le risposte che Mottinelli attende c’è anche quella della composizione del nuovo consiglio provinciale. Domenica 8 gennaio, dalle 8 alle 20, presso il seggio elettorale ospitato presso l’auditorium Balestrieri, sindaci e consiglieri dei Comuni bresciani voteranno per la scelta della nuova assemblea di palazzo Broletto. Sei le liste di candidati in corsa per i 16 seggi disponibili. Accanto alle liste della Lega Nord e di Forza Italia, ve ne sono altre quattro: “Con i Comuni per la Provincia di Brescia”, civica che fa riferimento ad Area popolare, “Provincia Bene Comune”, formazione civica di sinistra, “Comunità e territorio”, che riunisce amministratori Pd, di Brescia per passione e Rete civica bresciana, e la “Lista civica Comuni in Provincia”, civica di centro-destra.

MASSIMO VENTURELLI 02 gen 2017 07:45