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Brescia
di CAMILLA CORTELAZZO 29 gen 2020 10:30

San Francesco e il Sultano

All’origine due figure emblematiche: da un lato San Francesco, dall’altro il Sultano Al-Malik Al-Kamil, protagonisti di un tempo scandito da numerose crociate che segnarono il periodo. La mostra del Liceo Luzzago nella chiesa di San Gaetano

Islam e Cristianesimo, due mondi a confronto nella tavola rotonda “L’incontro tra San Francesco e il Sultano”. In occasione dell’apertura della mostra “Francesco e il Sulano 1219-2019 – L’incontro sull’altra riva oggi” il Liceo Luzzago si fa portavoce di un dialogo lungo quasi un millennio. All’origine due figure emblematiche: da un lato San Francesco, dall’altro il Sultano Al-Malik Al-Kamil, protagonisti di un tempo scandito da numerose crociate che segnarono il periodo: dalla prima crociata del 1095 in cui un vasto movimento di combattenti si diresse verso la Terra Santa conquistando Gerusalemme, fino alla caduta di Acri ultima roccaforte cristiana in Terra Sana caduta nelle mani dei musulmani nel 1291.

“Adottare la cultura del dialogo come via, la collaborazione comune come condotta, la conoscenza reciproca come metodo e criterio”. A Betania le parole del Papa nel documento firmato insieme al Gran Imam Al Azhar Abu Shabi si fanno strada. Qui la comunità cattolica, ortodossa e islamica non solo convivono pacificamente, ma collaborano insieme. Un esempio quello di Betania che apre un ulteriore collegamento tra Islam e Cristianesimo in diverse forme, a Damietta in Egitto al centro di studi orientali del Muski, si conservano ancora oggi tantissimi libri sul cristianesimo, proprio qui sempre più studenti musulmani arrivano per chiedere di poter studiare i santi cristiani e la dottrina, spinti da una curiosità sincera e dal desiderio di imparare qualcosa sul cristianesimo.

L’ultimo tassello viene dunque posto da Papa Francesco: “Abbiamo sempre bisogno di passare dalla semplice tolleranza al rispetto e alla stima per gli altri, si tratta di scoprire e accogliere l’altro arricchendosi a vicenda con la differenza”. La mostra rimarrà aperta al pubblico nella chiesa di San Gaetano di via Callegari fino al 31 gennaio e il 3 e 4 febbraio dalle 8 alle 17, mentre l’1 febbraio dalle 8 a 12.30.

CAMILLA CORTELAZZO 29 gen 2020 10:30