Se la memoria spinge a fare del proprio meglio

"Dal ricordo di un ex studente giunge la spinta ad impegnarsi: 13 borse di studio, finanziate dalla fondazione 'Alessandra Bono', sono state consegnate all'Università degli Studi di Brescia. Le borse, del valore di 5mila euro e rinnovabili per tre anni qualora lo studente mantenga i requisiti, sono state assegnate il 14 luglio agli studenti meritevoli, iscritti al Corso triennale di Ingegneria Civile e alla magistrale di Ingegneria Edile - Architettura. Tutti giovani che 'si sono impegnati ad affrontare un percorso difficile, ma per basare il futuro su basi solide'”, commenta il Rettore dell’Università di Brescia Francesco Castelli.
L'iniziativa, che ha raggiunto la settima edizione con l'assegnazione di 63 borse di studio in tutto, costituisce uno dei progetti con cui la Fondazione intende onorare e ricordare la figura di Alessandra Bono, giovane imprenditrice bresciana scomparsa il 10 giugno 2016 dopo aver lottato per oltre 12 anni con un tumore ovarico. Il modo di Alessandra di affrontare la malattia ha lasciato un’impronta profonda: non solo sui suoi cari, ma anche nei progetti umanitari (di cui lei era fortemente appassionata) che oggi portano avanti la sua memoria.
"La Fondazione nasce dal desiderio di trasformare il dolore in impegno concreto: sostenere la ricerca, aiutare le persone, dare strumenti per vivere meglio” spiega l’avvocato Milena Ministrini, membro dell’iniziativa. Si parla di un ente senza scopo di lucro che nasce nel 2017, divenuto punto di riferimento internazionale per la ricerca sul tumore alle ovaie (particolarmente pericoloso perché difficile da individuare, se non in stadi avanzati) attraverso lo studio, l’appoggio alla prevenzione e l'accesso a cure sempre migliori. "Grazie alla collaborazione con l’Humanitas di Milano - continua Ministrini -, si sta sviluppando un test innovativo per rilevare precocemente i segnali genetici della malattia".
La Fondazione è vicina alle persone non solo nella ricerca, ma anche nella vita quotidiana: sostiene ospedali, dove ha potuto fornire strumentazioni all’avanguardia, e accompagna concretamente le famiglie del territorio, affiancando in particolare i più piccoli.
Alessandra si era laureata in Ingegneria Civile proprio nell'Università degli Studi di Brescia, con la quale la Fondazione continua a collaborare a favore degli studenti più lodevoli. Con il suo supporto economico la fondazione “Alessandra Bono” garantisce dal 2018 un sostegno al diritto allo studio universitario, incentivando anche un alto rendimento degli studi. "Il nostro desiderio - conclude l’avvocato - è sostenere i giovani, oggi nello studio e domani nel lavoro, affinché anche loro possano, un giorno, mettersi al servizio della comunità".
