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Brescia
di LUCIANO COSTA 20 dic 2021 08:36

Sui banchi di padre Piamarta

Una scuola aperta, fatta a misura di alunni e famiglie, perché oggi, in un tempo caratterizzato da incertezza e paure (la crisi innestata dalla pandemia pesa e costringe a rivedere abitudini e modelli consolidati) è necessario aggiungere ai programmi stabiliti dalle norme e dalla didattica, programmi pensati per aiutare i ragazzi a guardare con fiducia al loro futuro e le famiglie a sentirsi protagoniste di tutto ciò che viene proposto con finalità di sostegno e per il superamento dello stato di crisi.

“Non è facile coniugare la didattica con le mille paure e difficoltà che provengono dall’esterno – spiega un docente dell’Istituto Santa Maria di Nazareth, che raggruppa scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado –, ma la buona scuola piamartina, quella che il suo modo di essere e di proporsi lo costruisce ogni giorno mettendo i ragazzi e le loro famiglie in sintonia con il dovere di trasmettere sapere, cerca caparbiamente e coraggiosamente di farlo ogni giorno”. Il risultato di tale impegno è “una scuola felice”, unita, amica, pronta a condividere le difficoltà, capace di inventare momenti di approfondimento e di sostegno, aperta alle novità e quindi già proiettata al futuro. Il nuovo corso di informatica, ad esempio, dice l’attenzione che l’Istituto riserva alle nuove tecnologie, al modo di usarle e al come farle entrare nell’universo dei ragazzi senza provocare danni. Ma anche la decisione di aprire la scuola ai visitatori tutti i sabati di gennaio senza preavviso o appuntamento (dalle 9 alle 12.30) conferma la volontà di abolire le distanze che ancora sussistono tra mondo esterno e realtà scolastica. È la sintesi dell’essere scuola piamartina, un luogo costruito per aiutare i ragazzi a diventare protagonisti del loro futuro. “San Giovanni Battista Piamarta, che in vita tutti chiamavano don argento vivo, esprimeva una carica spirituale ed umana che colpiva i suoi interlocutori e rappresentava una risposta intelligente e lungimirante, data in nome del Vangelo, ad alcune decisive necessità dei ragazzi del suo tempo. Se siamo ancora qui, forti ed attuali – sottolinea padre Enzo Turriceni –, è perché qualcosa di quell’intraprendenza e di quel fuoco è giunto fino a noi e ci è stato consegnato come eredità. Rispetto a questa eredità abbiamo un dovere di fedeltà e di innovazione, quello di ‘conservare’ il nocciolo dell’esperienza di Piamarta per vitalizzare la storia e la scuola di oggi”. Nel manifesto che evidenzia la proposta 2021 del “Santa Maria di Nazareth”, accanto alla specificazione che si tratta di “Scuole di Padre Piamarta”, è scritta una frase che ben riassume la sua specificità e, forse, anche la sua unicità. Dice: “Un bambino è capace di miracoli se gli fai dono della fiducia”. Padre Piamarta la scrisse nel suo quaderno di appunti e di impegni all’inizio della sua meravigliosa avventura di educatore e formatore. È ancora valida. E la “Santa Maria di Nazareth”, scuola dell’infanzia, paritaria e secondaria di primo grado, continua a proporla come via per aiutare i ragazzi a diventare protagonisti.

LUCIANO COSTA 20 dic 2021 08:36