Tempo di Alzheimer Fest
“Alzheimer Fest”, due parole che, vicine, paiono collidere ma che nascono dall’idea di dar vita ad una giornata in cui si parlerà sì della malattia ma in modo aperto, libero e giocoso. E’ in programma il 13 settembre al Museo Mille Miglia, e rappresenta la quarta tappa (di 14) di una iniziativa a livello nazionale, in cui saranno allestiti 15 stand per un ricco programma di iniziative che prenderanno il via fin dalle 8 del mattino per concludersi in serata, tra musica, laboratori, incontri, approfondimenti, mostre e anche uno spettacolo teatrale (alle 11.15 e alle 17) promosso dalla compagnia “Cicogna teatro” e “Cura cari” da un’idea di Tiziana Gardoni, scritto da Alberto Guerra e con alcune testimonianze di familiari. “Pranzo in Famiglia” si intitola il “quasi uno spettacolo teatrale” che parte dalla volontà di narrare - anche con ironia - l’esperienza e la sofferenza di chi assiste una persona cara colpita da demenza, “offrendo anche uno spiraglio di speranza - spiega Gardoni - indicando che si può chiedere aiuto per non vivere il momento della malattia in solitudine”. Lo spettacolo parte dalle testimonianze di alcuni familiari care-giver “perchè abbiamo voluto dar peso e valore al loro racconto, a queste persone che hanno un grande dolore dentro - spiega l’autore Alberto Guerra - e l’unica cosa che si può fare è parlarne insieme. Si chiama Pranzo in famiglia perchè vogliamo concentrarci sul momento immediatamente prima del conclamarsi della malattia, su quei primi indizi che possono far pensare all’insorgere successivo dell’Alzheimer, ma anche con ironia. Lo spettacolo - concludono Guerra e Gardoni - non è triste ma sferzante”.
Con l’Alzheimer Fest ciò che si intende fare è poi “spostare l’attenzione dalla malattia alla persona - aggiunge Michela Putelli di Casa Industria -, partendo dall’idea che se si lavora insieme si può mantenere, anche con la demenza, una qualità della vita buona”. Ad illustrare nei dettagli la Giornata è stato Fulvio Lonati, segretario del Tavolo di coordinamento del Protocollo d’Intesa “Brescia Città amica delle persone con demenza”, nato nel 2023, che ha visto lavorare insieme tre Fondazioni che si occupano di Alzheimer, sindacati, Asst e altre realtà. “Brescia è sì una città che invecchia - ha concluso il presidente di Fondazione Brescia Solidale, Giacomo Mantelli -, ma è anche città attenta alla qualità della vita e al benessere dei pazienti e dei loro familiari che svolgono funzioni di cura. Si deve poter parlare di Alzheimer senza alcuno stigma”.