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Brescia
di REDAZIONE 18 dic 2019 08:03

Tutti i numeri 2019 di Poliambulanza

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È stato ufficializzato ieri, alla presenza del vescovo Tremolada, il bilancio di esercizio dell'anno ormai alla conclusione. Crescono le attività svolte in via Bissolati dove, in dodici mesi sono nati 2.800 bambini

Fondazione Poliambulanza ha presentato ieri, alla presenza del vescovo Tremolada, a pochi giorni dalla chiusura dell’anno il bilancio dell’attività svolta nel 2019: oltre 31.800 sono i pazienti ricoverati nel 2019, per un totale di oltre 152mila giornate di degenza; le operazioni chirurgiche eseguite raggiungono quota 20.400. Per l’attività ambulatoriale, invece, sono stati registrati 420mila accessi (76.800 sono riferibili al servizio di radiologia e diagnostica per immagini, 74.100 al servizio di laboratorio analisi, 18.200 al servizio di endoscopia digestiva, 21mila al servizio di anatomia patologica e circa 3 mila ai Consultori Cidaf acquisiti nel 2017). Circa 560 sono stati i casi di malattie cerebrovascolari trattati, per la maggior parte si riferiscono a ictus ricoverati in Stroke Unit. Sono stati 2.800 i bambini nati nella struttura di via Bissolati, mentre è cresciuto di un ulteriore 1,2% il numero di accessi al Pronto Soccorso, circa 86.600, con una media di 240 accessi al giorno.

Sul fronte economico ricavi totali dell’Istituto Ospedaliero, nel 2019, sono aumentati dell’1,7% rispetto al 2018 per un totale di 182 milioni. L’87% del fatturato proviene dal servizio sanitario nazionale. Circa il 63% dei ricavi proviene dall’attività di ricovero, il 25% dall’attività ambulatoriale ed il 12% da altre voci di ricavo. A questi si aggiungono circa 5 milioni di euro di attività non finanziata di cui 2 milioni sull’attività di ricovero per pazienti fuori Regione a Bassa complessità (in particolare interventi di Gamma Knife per pazienti con tumori cerebrali) e 3 milioni sull’attività ambulatoriale, perché superiore al tetto di risorse contrattualizzato con Regione Lombardia. Nel 2019 sono stati effettuati investimenti straordinari per 13 milioni di euro, la parte più significativa per il nuovo Blocco Operatorio Cardiovascolare con Sala Ibrida per un investimento totale nell’ultimo triennio di circa 36 milioni di euro.

I collaboratori in servizio sono 1.950, il 95% dei quali assunti con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. La spesa per il personale ammonta a circa 98,6 milioni di euro e rappresenta il 55% del totale dei costi.
Poliambulanza ha inoltre portato avanti un’importante attività di formazione, attraverso la realizzazione di corsi di perfezionamento, finanziamenti per l’istituzione di posti aggiuntivi presso le Scuole di Specialità di Medicina con cui sono state stabilite delle convenzioni e master per le “Professioni sanitarie con funzioni di coordinamento”, per “Strumentisti di Sala operatoria”, per “Infermieri di Pronto Soccorso”, in “Stomaterapia e incontinenze” e in “Tecniche in ecografia cardiovascolare”. Nel 2019 sono stati 60 gli specializzandi che hanno frequentato in forma continuativa Poliambulanza, provenienti da varie Scuole di Specialità di tutt’Italia.
A queste attività si aggiunge quella di Sfera, Scuola di alta formazione educazione ricerca, nata dall’evoluzione dell’Ufficio di Formazione di Fondazione Poliambulanza. Il nuovo progetto si sviluppa per aree tematiche ed è finalizzato alla trasmissione di competenze tecnico-scientifiche, organizzativo-manageriali e all’approfondimento di temi etico-relazionali (centralità della persona), di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Attraverso Poliambulanza Charitatis Opera Onlus (PCO) sono stati raccolti circa 70mila euro grazie alle donazioni di privati cittadini, enti e imprese e portati avanti progetti nazionali ed internazionali (Burundi e Guinea Bissau) e interventi di aiuto quotidiano a pazienti indigenti.

Anche nel corso del 2019 l’attività di ricerca del Centro di Ricerca E. Menni (CREM) si è concentrata sulle cellule staminali isolate dai tessuti placentari, oggetto di importanti pubblicazioni e presentazioni a livello internazionale. Risultati promettenti sono stati raggiunti in modelli animali che aprono auspicabili prospettive future per un utilizzo di queste cellule in clinica nel settore della medicina rigenerativa. Oltre a tale attività, vanno considerati i contributi scientifici dei nostri specialisti a convegni, congressi nazionali e internazionali, oltre alle pubblicazioni scientifiche. A dicembre di quest’anno Poliambulanza ha ricevuto conferma dell’accreditamento internazionale da parte di Joint Commission International (JCI), il più importante organismo indipendente riconosciuto nel mondo per la valutazione delle performance delle strutture sanitarie. In Italia sono solo 15 le realtà ospedaliere che si pregiano di questo riconoscimento.

"È questa un’occasione per ragionare sull’operato svolto – ha commentato Alessandro Triboldi, direttore generale di Poliambulanza -, ma è importante anche riflettere sullo spirito del nostro Ospedale che non può essere descritto solo da dati numerici. È l’attenzione e la cura che rivolgiamo ai pazienti il nostro valore identitario, che ci connota, qualifica e racconta. Il paziente è una persona e la nostra mission è quella di tenere in debita considerazione la sua sfera umana, attenti a preservarne la dignità e sanare le ferite fisiche e emotive che porta con sé. È per questo che Poliambulanza punta alla massima umanizzazione delle cure, a creare una forte relazione medico-paziente ed anche a rendere gli ambienti di cura gradevoli. Perché il paziente non abbia percezione dell’Ospedale come luogo di sofferenza ma piuttosto si senta rassicurato da un’equipe che lavora con passione e dedizione per il suo massimo bene e che lo considera una persona con un’identità definita e mai come un semplice numero”.

REDAZIONE 18 dic 2019 08:03