Una giornata di incontri per la salute mentale
La salute mentale è un tema più attuale che mai, con un impatto sempre più in crescita sui giovani e su chi vive in condizioni di marginalità e vulnerabilità. In un mondo segnato da conflitti, isolamento e instabilità economica e sociale, i disturbi mentali non possono più essere affrontati come problematiche individuali: è necessaria una nuova percezione, capace di cogliere la complessità dei fattori causanti, così come la natura sociale dell’argomento; per arrivare a proporre risposte concrete e integrate.
La giornata della salute mentale si celebra ogni anno il 10 ottobre, creando uno spazio di discussione e approfondimento multidisciplinare sui principali nodi critici della salute mentale, dando voce alle prospettive della ricerca e della clinica. Per questa ricorrenza, l'Irccs Fatebenefratelli di Brescia ha organizzato un’occasione di confronto che si terrà il 23 ottobre; in cui discutere della prevenzione precoce nei contesti familiari, di finestre critiche come il periodo perinatale e l’adolescenza, della salute mentale nei migranti e nelle “popolazioni speciali”, ma anche delle nuove frontiere terapeutiche, per garantire continuità nel supporto, accessibilità e centralità della persona.
L’evento si svolgerà presso il centro Paolo VI, dalle 8.45 alle 16.30. L’evento è gratuito e aperto a tutti, ma è necessaria l’iscrizione presso il sito dell’ente; i partecipanti sono invitati a presentarsi alle 8.15 per la propria registrazione. La giornata sarà divisa in due sessioni, la prima, dalle 9.45 alle 11.45, moderata da Marco Andrea Riva, ricercatore e professore di farmacologia presso l’università di Milano, e aperta da “Le conseguenze psicosociali della guerra” di G. de Girolamo; la seconda, dalle 13.30 alle 16.30, sarà moderata dallo psichiatra Gian Marco Giobbio e il responsabile di Psichiatria dell’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia, Giovanni Battista Tura.
Una volta conclusi gli incontri, i presenti dovranno compilare un test di apprendimento. Con argomenti come “Le conseguenze psicosociali della guerra”, “La salute mentale nei giovani: sfide e priorità”, e “Perché fare prevenzione in epoca perinatale? I fattori di rischio biologici. Quali effetti sulla madre e sulla prole?”, tutti gli interventi sono attuali e possono essere spunto sia di riflessione che di miglioramento sociale, anche nel nostro piccolo.