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Brescia
di LUCA SCARPAT 04 dic 2025 12:10

Unibs: 500mila euro per la ricerca

Un finanziamento complessivo di 500mila euro è stato destinato all'Università di Brescia per l'attivazione di un posto di professore ordinario (Prima Fascia) presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali. La sinergia tra Fondazione Beretta, Fondazione Guido Berlucchi ETS e Carolina Zani Melanoma Foundation ETS ha reso possibile questa collaborazione, unendo le risorse con l'Ateneo per sostenere la ricerca oncologica in tutti i suoi ambiti, dallo studio alle cure.

“Questo è un altro fulgido esempio di positiva e concreta collaborazione tra la ricerca universitaria e il settore privato, non solo il terzo settore – ha affermato Francesco Castelli, Rettore dell’Università di Brescia nel corso della conferenza stampa – ed è con grande soddisfazione che, assegnando questo posto alla professoressa Marina Venturini, l’Università di Brescia si conferma tra le prime Università statali italiane per impegno nella ricerca scientifica”.

Marina Venturini, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dal 2019, ha poi illustrato le finalità di questo investimento, che la vede come neo-professore di prima fascia presso il Dipartimento: “Il mio ringraziamento a chi ha sostenuto e collaborato con la nostra Università è doveroso – ha affermato la professoressa Venturini – perché non è sempre scontato il sostegno a studi e ricerche scientifiche, essenziali sia per la cura dei malati che per la formazione dei nostri studenti. Intendiamo seguire i pazienti lungo l'intero percorso, dalla diagnosi al trattamento, fino all’eventuale follow-up post-chirurgico per monitorare l’esito clinico e l'assenza di complicanze. Seguire l’individuo in tutte queste fasi, specialmente negli eventi oncologici dermatologici, è fondamentale per raggiungere la guarigione completa”.

Castelli ha poi ribadito come l’Università di Brescia e i suoi centri di ricerca puntino sempre a creare sinergie con strutture nazionali e Atenei stranieri di prim’ordine, sottolineando l’eccellenza che pone Brescia tra i migliori Atenei italiani nel campo della ricerca: “Dobbiamo però sempre tenere conto delle nostre risorse economiche – ha ancora ricordato Castelli – ed è per questo che il sostegno di queste Fondazioni oggi è indispensabile. Ci sprona a fare bene e a investire le nostre competenze nella ricerca anche in altri campi scientifici, proseguendo la collaborazione anche nel futuro”.

Enrico Zampedri, Presidente della Carolina Zani Melanoma Foundation ETS, ha poi dato voce ai sostenitori, illustrando le motivazioni che hanno unito le tre Fondazioni: “Il nostro obiettivo è che in futuro nessuno muoia più per eventi oncologici dermatologici – ha affermato il Presidente Zampedri – e questa nostra alleanza ci ha permesso di proporre un progetto di grande importanza con un partner di eccellenza nella ricerca come l’Università di Brescia. Da soli è difficile essere incisivi ma unendo le forze, speriamo che questa prima iniziativa guidata dalla Professoressa Venturini e dall’Università di Brescia sia ben presto seguita da altri nostri supporti”. La Dottoressa Angela Tincani Balestrieri (già Direttrice dell’Unità di Reumatologia e Immunologia presso l’ASST-Spedali Civili) – in rappresentanza della Fondazione Beretta – ha ricordato come tra le finalità di questo sostegno congiunto c’è sempre la volontà di supportare l’assistenza, la cura e, se possibile, la guarigione dalle malattie dermatologiche oncologiche, che colpiscono anche le famiglie vicine agli intenti di queste nostre Fondazioni.

Giambattista Bruni Conter, Presidente della Fondazione Guido Berlucchi ETS, ha ricordato l’impegno costante della Fondazione che per volontà del suo fondatore ha tra le sue finalità il sostegno della ricerca scientifica medica e oncologica: “Mi ricollego a quanto espresso da chi ci affianca oggi in questa iniziativa di supporto all’Università di Brescia – ha detto il Presidente Bruni Conter – con la certezza che questa coesione ci porterà presto a presentare nuove iniziative a sostegno di studi e ricerche che solo ambienti accademici e professionali come le Università e i loro Professori possono garantire. Il lavoro in rete anche tra le nostre Fondazioni – ha concluso – ci permette di fornire aiuti concreti a ricerche importanti, spesso impossibili senza il supporto esterno”.


LUCA SCARPAT 04 dic 2025 12:10