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Brescia
di REDAZIONE 14 feb 2024 10:42

Dio fra le righe

Lunedì 19 febbraio alle 18 presso i Saveriani a San Cristo viene presentato il libro di Lorenzo Fazzini “Dio fra le righe”

“Se ci sono autori di grido che intessono i loro romanzi di riferimenti religiosi, se essi danno alle loro storie forme spirituali oppure hanno il coraggio di affrontare di petto le grandi questioni che il cristianesimo annuncia (il perdono, il mistero, l’amore, Cristo stesso), quanto esce dalla penna di autori di caratura può alimentare la consapevolezza adulta di chi crede”. Con queste parole Lorenzo Fazzini presenta il suo “Dio fra le righe”, la nuova proposta pubblicata da Il Pellegrino Edizioni. Un libro che si presenta come una sorta di piccolo “canone occidentale” in cui il lettore è guidato in una vera e propria incursione nella contemporaneità, tesa a individuare come la domanda religiosa sia presente in tanta letteratura insospettabile. In scrittori come Cormac McCarthy, Colum McCann, Chaim Potok, Wendell Berry, Eric-Emmanuel Schmitt e molti altri, si possono individuare infatti riflessioni sagaci sulla fede e la grazia, l’incarnazione e l’amore, la resurrezione e il perdono. La questione spirituale è tutt’altro che lontana dal mondo della letteratura contemporanea che, anzi, affronta la ricerca di Dio e dell’infinito con uno sguardo sorprendente, intriso di poesia e di sapienza. Così spiega inoltre lo stesso autore, nell’introduzione: “Anche nella società cosiddetta post-secolare, nella quale l’elemento religioso sembra confinato a una sparuta minoranza di persone, non significa che la domanda di senso, l’interrogativo spirituale, finanche l’adesione convinta e la riproposizione in termini letterari di una sensibilità cristiana risultino totalmente scomparse. Forse è solo una certa pigrizia intellettuale quella che fa recitare tante lamentose diagnosi sul fatto che la religione è sparita dall’orizzonte culturale. Questa piccola antologia mi pare dimostri che Dio ha ancora posto tra chi costruisce storie e dà forma all’immaginazione. Il lettore si domanderà: “A che pro?”. Che cosa può portare di buono e a chi giova un tentativo di questo tipo? Giusto interrogativo. In tale ricerca non sono stato mosso da un intendimento apologetico, bensì da un intento personale e professionale, cioè legato a un gusto proprio e a una professionalità precisa. In controluce, invece, posso ammettere che mi ha spinto un misto di curiosità e di ricerca di speranza”. Nella postfazione a firma di Nicola Lagioia emerge un interrogativo attraverso cui leggere le 128 pagine: “Il mondo dentro cui stiamo vivendo è violento quanto il vecchio, non meno ingiusto, spietato e vile, se possibile più volgare. Cercare (o evocare) Dio tra le righe non è dunque, per questi autori, un rifugio o una consolazione, e nemmeno una spiegazione, ma un tentativo di farci sentire (nel contesto in cui spesso ci troviamo, e che degrada l’uomo fino a negarlo) la persistenza dell’umano, riflesso vivo di qualcos’altro. Si alza vento di tempesta, bisogna sforzarsi di vivere. Lo ami dunque quell’uomo? Sei pronto ad ascoltare il suo racconto?”.



Ascolta ""Dio fra le righe", un'inaspettata ricerca di senso: intervista a Lorenzo Fazzini  -  9 febbraio 2024" su Spreaker.

REDAZIONE 14 feb 2024 10:42