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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 17 mag 2018 07:49

Affido al Signore il mio nuovo servizio

Le prime parole del nuovo Vicario generale mons. Gaetano Fontana dopo la nomina annunciata ieri in Episcopio dal vescovo Tremolada

Mons. Gaetano Fontana, 61 anni, dal 2010 abate di Montichiari, è il nuovo vicario generale e apre idealmente la “squadra” degli altri sette viari episcopali annunciati ieri dal vescovo Tremolada. Originario della parrocchia di Verolanuova, è nato l’1 marzo del 1957. È stato ordinato sacerdote nel 1988. La sua prima destinazione sacerdotale è stata Pisogne, dove è rimasto come curato dal 1988 al 1997. È stato poi a Chiari, sempre come curato, dal 1997 al 2002, anno in cui è stato nominato parroco di Cologne. All’ombra del Monte Orfano è rimasto sino al 2010, quando è stato nominato parroco di Montichiari; dal 2012 ha assunto anche la guida della parrocchia di Vighizzolo. Dal 2017 è parroco anche di Novagli e assistente ecclesiastico dell’Associazione Laicale Piccole Apostole.

Con le sue prime parole da vicario generale, cercando di tenere a bada l’emozione, mons. Gaetano Fontanaha voluto ringraziare il vescovo Tremolada per l’apertura di credito nei suoi confronti, e il suo “predecessore” mons. Gianfranco Mascher per un dono significativo fattogli poco prima: una piccola icona da viaggio del 1865 che ha accompagnato la vita di tanti sacerdoti.  Mons Mascher, che la ricevette in occasione della sua nomina a vicario generale, gliene ha fatto dono, quasi a suggellare un passaggio di consegne “nella fede” nell’importante servizio per la Chiesa bresciana.

A margine del momento dell’ufficialità della nomina, il nuovo vicario generale non nasconde più la sua emozione. “Sto vivendo un duplice sentimento – è la risposta di mons. Fontana – . Da una parte, infatti, sento la grande gioia che deriva da questa possibilità di mettermi a servizio della Chiesa bresciana, insieme alla gratitudine per la fiducia che il vescovo Tremolada ha riposto nella mia persona. C’è anche, però, un senso di inadeguatezza a cui cercherò di rispondere con un sì forte dell’affidamento nel Signore che mi chiama a questo nuovo servizio”.

Anche il nuovo vicario generale, come gli altri vicari nominati dal Vescovo, arriva a questa nuova responsabilità dopo avere servito la Chiesa bresciana in parrocchia, prima come curato e poi come parroco. Quella del Vescovo, dunque, è stata una scelta precisa… “Beh – risponde il nuovo vicario generale che per qualche mese dovrà dividersi con la guida della parrocchia di Montichiari – la storia di ogni sacerdote è frutto del suo vissuto, che nel mio caso è rappresentato da 30 anni di servizio alle parrocchie. Le esperienze vissute a Pisogne, Chiari, Cologne e Montichiari (le comunità in cui mons. Fontana è stato curato e parroco, ndr) mi hanno formato e mi hanno consentito di vivere appieno la bellezza dell’essere sacerdote. In questo servizio, così come i confratelli nominati vicari, sono cresciuto nella fede come uomo e come prete e questo rappresenta un prerequisito importante per rispondere sì a ogni nuova chiamata”.

Annunciando i nuovi vicari episcopali, il vescovo Tremolada ha ricordato che queste nomine si collocano nella prospettiva della sinodalità. È una indicazione che ha reso meno gravoso rispondere “sì” a questa chiamata?
“Assolutamente sì, perché avere piena coscienza di cosa significhi vivere la sinodalità aiuta a stare lontano dal rischio di sentirsi delle monadi o persone che sono in grado di fare tutto da sole. È uno stimolo costante a sperimentare la bellezza del compartecipare alla stessa realtà di Chiesa, e a servirla per il suo bene, così come il vescovo Tremolada, sin dal giorno della sua nomina a vescovo di Brescia non ha mai mancato occasione di ricordare”.

MASSIMO VENTURELLI 17 mag 2018 07:49