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Brescia
di MARTINA APOSTOLI 03 nov 2023 09:53

Al via la Raccolta di San Martino

Torna anche quest’anno la “Raccolta di San Martino”, la tradizionale raccolta di abiti, scarpe e borse, realizzata dagli oratori bresciani in collaborazione con la rete di cooperative Cauto e Caritas diocesana. Iniziativa molto apprezzata che lo scorso anno ha raccolto 160mila kg di materiale. “Un’attività molto attesa e richiesta – ha spiegato don Claudio Laffranchini, vice direttore dell’Ufficio per gli oratori, i giovani e le vocazioni – con cui la carità si fa concreta e capace di coinvolgere numerosi giovani e volontari operativi nelle varie fasi della raccolta, dal volantinaggio e la consegna dei sacchi nei quali riporre i vestiti e, spesso, fino alla raccolta porta a porta. Una bella iniziativa coinvolgente che incoraggia l’interesse e la sensibilità di vi partecipa e che permette di fare squadra”.

La raccolta si svolgerà in tre fine settimana: sabato 11 e domenica 12 novembre, sabato 18 e domenica 19, sabato 25 e domenica 26. I centri di raccolta saranno 28 e, ad oggi, sono state coinvolte 100 parrocchie e consegnati 80mila sacchi. Il ricavato di quest’anno sosterrà il progetto “Custodi del Bello Brescia”, che si prende cura del territorio e dei beni comuni attraverso il coinvolgimento di persone fragili. “La raccolta consentirà di garantire una continuità a quello che stiamo realizzando – ha detto suor Italina Parente, portavoce di Custodi del Bello Brescia – e includerà nuovi protagonisti. Finora, infatti, i beni sui quali siamo intervenuti erano pubblici, ma ora l’intenzione è quella di restituire bellezza anche a quei beni privati di enti senza scopo di lucro, ad esempio luoghi di aggregazione e socialità, che spiccano per il loro significato comune. Siamo già attivi per raccogliere le adesioni (penso anche agli oratori) e le proposte di intervento; l’auspicio è di continuare a prenderci cura delle persone e dei beni come antidoto alla loro fragilità”.

“In due anni sono stati attivati 29 cantieri nel comune di Brescia – ha aggiunto Marco Danesi, vice direttore di Caritas Diocesana – e sono state coinvolte 13 persone come tirocinanti, che hanno svolto 6 mesi di stage lavorativo. Seppur fosse un semplice tirocinio, questo ha restituito loro dignità, permesso di sentirsi coinvolti e richiamati all’impegno e alla continuità. Di queste, poi, 4 persone sono state inserite in realtà profit con la possibilità di continuare a lavorare, 2 in cooperativa e una è in procinto di un ulteriore tirocinio”. A Cauto, il compito di gestire l’operatività della raccolta. “Si raccolgono capi integri, dignitosi e ancora riutilizzabili – ha ricordato Lorenzo Romanenghi, direttore operativo Cauto –. La raccolta tocca tre dimensioni: ambientale, perché alleggerisce il carico di gestione dei rifiuti che spetta al Comune; economica, perché la raccolta si autosostiene; sociale, perché richiama l’attivazione delle parrocchie, dei giovani, dei volontari e dei lavoratori che in sede controllano e igienizzano quanto raccolto”.

MARTINA APOSTOLI 03 nov 2023 09:53