Casa Delbrel, oasi di accoglienza
Sono arrivate le prime famiglie e sono state avviate le attività: uno spazio dedicato alla famiglia, all’accoglienza e alla formazione
Casa Delbrel prende il nome da Madeleine Delbrêl (1904 -1964), promotrice di un’esperienza missionaria urbana nelle periferie parigine del secolo scorso, un modello a cui oggi si ispirano Punto Missione Onlus e i 25 volontari già impegnati stabilmente nel progetto. L’ex convento della congregazione delle suore carmelitane di Torino – città dove ora sono tornate – è stato affidato un anno fa al Movimento Ecclesiale Carmelitano con il desiderio di accogliere un’opera rivolta al sostegno della famiglia, che godrà del supporto delle suore carmelitane stesse, anche da lontano. “L’idea è nata durante il pellegrinaggio che viene organizzato ogni anno in maggio dal movimento – racconta Michele Brescianini, direttore di Punto Missione Onlus -–. “Ricordo che passando davanti alla casa, e parlando dell’imminente partenza delle suore, alcuni di noi hanno pensato: perché non chiediamo che la casa venga affidata a noi? Il progetto è nato in quel momento”.
Le attività. Grazie all’impegno dei tanti volontari che si sono alternati nel corso dell’estate per risistemare le stanze e pitturare le pareti, molte attività sono partite all’inizio dell’autunno. In settembre è arrivata una famiglia italiana, con lunga esperienza di affidi familiari, che vivrà a Casa Delbrel e sarà testimone di accoglienza, condividendo spazi e momenti di vita quotidiana con i richiedenti protezione internazionale, a partire dalla cura dell’orto e degli spazi comuni. In ottobre sono arrivati i primi ospiti: un ragazzo ghanese con cittadinanza italiana, che vuole concludere gli studi alla scuola secondaria, restando in Italia mentre i suoi genitori si sono trasferiti per lavoro in Inghilterra; una famiglia di richiedenti protezione internazionale dal Gambia (padre, madre e due bimbe di tre mesi e due anni) e una famiglia di richiedenti protezione internazionale dal Ghana (marito e moglie). Tutti i giovedì (dalle 16.30 alle 18.30) apre lo Sportello Lavoro a cura del Baule della Solidarietà in collaborazione con il Circolo Acli di Rodengo Saiano e Parrocchie Ome, Padergnone, Rodengo e Saiano. È stato avviato un corso di italiano per stranieri per le famiglie richiedenti protezione internazionale. Nei giorni seguenti il corso sarà aperto anche a utenti esterni a Casa Delbrel: lunedì (dalle 11 alle 13), martedì (dalle 9 alle 12) e mercoledì (dalle 17.30 alle 19). A Casa Delbrel approda anche LINC (Leggo, Imparo, Navigo, Conosco), un progetto di doposcuola che fa capo a Emera, attività promossa dal Baule della Solidarietà e già esistente in altre sedi a Brescia e provincia. A Casa Delbrel il doposcuola sarà rivolto ai ragazzi delle scuole medie (l’utenza di dieci ragazzi, seguiti da un’educatrice, è già al completo).
I progetti futuri. Questo, però, è solo l’inizio. “A partire da gennaio” racconta Michele Brescianini di Punto Missione, “accoglieremo donne con minori che attraversano periodi di difficoltà e programmeremo incontri formativi dedicati al tema della famiglia, da sempre al centro delle attività di Punto Missione Onlus, accanto all’educazione e della formazione”.