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Brescia
di REDAZIONE 04 mar 2021 13:55

Distruggete questo tempio

Il Vangelo commentato da don Claudio Laffranchini. III DOMENICA DI QUARESIMA (Giovanni 2, 13-25) Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!”. I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: “Lo zelo per la tua casa mi divorerà”. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: “Quale segno ci mostri per fare queste cose?”. Rispose loro Gesù: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero allora i Giudei: “Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”. Ma egli parlava del tempio del suo corpo. (...)


REDAZIONE 04 mar 2021 13:55

Un Commento

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gabriele

“... i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù...”. Ma come poterono i Suoi discepoli credere alla Scrittura, se in nessuna Scrittura vi era scritto chiaramente che il Messia doveva risuscitare dai morti? Quindi i Suoi discepoli giunsero a comprendere, per fede, che era Gesù stesso che si faceva Scrittura, che Lui stesso era Parola di Dio, e che davanti a Gesù erano di fronte a Dio stesso che si era fatto Carne e Parola, e completando così ciò che non era ancora stato annunciato nelle Scritture. Poiché solo nel Nuovo Testamento si dichiara apertamente nei Vangeli, negli Atti e nelle Lettere la Risurrezione di Gesù dai morti, e in essi la Parola del Signore diventa Scrittura.