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Brescia
di GIANENRICO MANZONI 06 gen 2024 08:24

Epifania: l'etimologia

A proposito dell’Epifania, ciascuno di noi sente, magari in forma confusa, che la parola assomiglia a quella della Befana: ma fatichiamo a spiegarne il perché. Esaminiamole separatamente, partendo da quel vocabolo greco, che è epipháneia, che è alla base della solennità del 6 gennaio. Diciamo subito che la parola greca è arrivata nella lingua italiana attraverso la mediazione del latino epihania, pronunciato con due accenti diversi: qualche volta con accento sulla vocale –i-, come è adesso in italiano, qualche volta invece sulla –a- della terzultima sillaba. In greco epipháneia significa “apparizione”, detta in particolare della divinità: è ciò che avviene ai Magi, quando nel racconto evangelico hanno l’apparizione della stella che li guida a Betlemme.

In generale il concetto di Epifania si riferisce all’apparizione di Cristo, come dice anche san Paolo nella lettera a Timoteo. Vediamo ora la Befana. Essa significa (dal punto di vista etimologico) la stessa cosa, visto che ha la medesima origine da epipháneia: è però caduta vocale e- iniziale, e la consonante p- del greco è divenuta la nostra b-, come accade frequentemente; le vocali finali si sono semplificate nella nostra -a.





(Foto Vatican Media/SIR)

GIANENRICO MANZONI 06 gen 2024 08:24