Giubileo delle Famiglie... al mare

Dal 30 maggio al 1° giugno scorsi, migliaia di famiglie, provenienti da tutto il mondo, hanno celebrato il “Giubileo delle Famiglie”. Ai presenti, Papa Leone si è rivolto con parole ricche di significato: “In famiglia, la fede si trasmette insieme alla vita, di generazione in generazione: viene condivisa come il cibo della tavola e gli affetti del cuore… Ciò la rende un luogo privilegiato in cui incontrare Gesù, che ci vuole bene e vuole il nostro bene, sempre” ha detto il Pontefice nel corso della sua omelia, ricordando poi agli sposi che “il matrimonio non è un ideale” e che i figli vanno educati con l’esempio e, ribadendo ai figli, di essere sempre grati ai loro genitori. Mentre il Santo Padre celebrava il Giubileo in Vaticano, anche numerose famiglie della parrocchia delle Sante Capitanio e Gerosa, a Brescia, si sono riunite per celebrare una tre giorni di spiritualità e convivialità, com’è ormai tradizione dallo scorso anno.
Ad ospitare questo significativo momento, “Villa Alfonso Maria Fusco”, la casa per ferie delle suore Battistine, in cui da anni, ormai, preadolescenti e adolescenti della parrocchia trascorrono due settimane di ferie estive. I presenti, circa un centinaio di persone, tra adulti, bambini e ragazzi, si sono ritrovati a Misano tra venerdì 30 e sabato 31 maggio, giornata in cui ha preso ufficialmente il via l’esperienza. Un tempo, quello trascorso insieme, che ha permesso alle famiglie di conoscersi meglio e socializzare, consumando i pasti in un refettorio comune, trascorrendo il tempo sulla spiaggia e, per i più temerari, condividendo un bagno nel mare. Non sono mancati i momenti di riflessione e condivisione, che hanno visto i genitori, da una parte, e i figli, dall’altra, riflettere sul tema del Giubileo, la speranza e l’essere “pellegrini di speranza” e la celebrazione della S. Messa quotidiana. Una caccia al tesoro serale, organizzata dai giovani della parrocchia, ha chiuso questo personale giubileo, la sera prima della partenza collettiva verso casa, con il cuore colmo di gratitudine per il dono d’essere una comunità viva e accogliente.
