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Gardone Valtrompia
di GABRIELE FILIPPINI 12 ott 2023 15:31

In ricordo di don Amatore Guerini

Nato a Gardone V.T. il 19.12.1939; della parrocchia di Gardone V.T., ordinato a Brescia il 29.6.1963. Vicario cooperatore a Castegnato dal 1963 al 1966. Vicario cooperatore al Violino, città dal 1966 al 1969. Parroco a Ville di Marmentino e vicario cooperatore a Tavernole S.M. dal 1969 al 1979. Parroco a Mairano dal 1979 al 2016. Deceduto a Gardone V.T. il 24.7.2023. Funerato e sepolto a Gardone V.T. il 26.7.2023.

Don Amatore Guerini si è spento improvvisamente a 84 anni di età. Si era ritiralo a Gardone V.T. suo paese natale, dove da quiescente aiutava in parrocchia. Celebrò la messa fino al giorno prima il suo decesso. E nel cimitero di Gardone riposa in pace nella cappella dei sacerdoti, accanto a mons. Giuseppe Borra che tanto stimava e apprezzava. 

Gli inizi del suo fecondo ministero furono negli oratori di Castegnato prima e del Violino poi. A soli 30 anni fu nominato parroco di Ville di Marmentino, facendo pure il curato a Tavernole sul Mella.

La sua figura, però, è ricordata soprattutto come parroco di Mairano, la comunità di poco più di duemila abitanti che ha guidato per ben 37 anni, conoscendo da vicino due generazioni e battezzando i figli di quei bimbi che avevano ricevuto da lui il battesimo. 

Don Guerini, restaurato uno stemma sul camino della canonica nel quale campeggiano scene di pace agreste e un fucile, con la scritta sul cartiglio: “Proba vis diutina pax” (una onesta forza è durevole pace), soleva dire che in quella antica decorazione si rispecchiava il suo nome e cognome. Da un lato il nome Amatore che rimanda ad un cuore aperto all’amore, alla carità, alla relazione e alla prossimità, dall’atro lato un cognome che rimanda a uno spirito battagliero e combattivo. Ed effettivamente don Amatore è sato un prete che non si è mai sottratto a battaglie ma è stato contemporaneamente un pastore che ha profondamente amato la sua comunità, servendo le persone e curando le strutture: a Mairano ha restaurato la chiesa, provveduto alla capane e nell’Anno santo del 2.000 ha voluto l’Oratorio. Amico del prete artista don Giacomo Trombini ha voluto che realizzasse mosaici.

Nonostante il carattere forte e determinato, don Amatore era sostanzialmente una persona timida e riservata che non amava la ribalta né i personalismi. Quando con le persone entrava in relazione di familiarità diveniva un libro aperto di sapienza, capace di confidenze e comunicazione di parole sagge e costruttive.

Sacerdote molto devoto alla Vergine Maria era particolarmente affezionato al Santuario della Madonna della Lama a Mairano, salvandolo anche dal rischio di una viabilità e urbanizzazione che l’avrebbero deturpato. E proprio in nome di questa devozione don Amatore è stato promotore di non pochi pellegrinaggi mariani. Ma restano memorabili anche i suoi viaggi culturali in vari Paesi del mondo, Cina compresa. Iniziative che promuoveva e guidava per una più vasta conoscenza di alte culture e apertura mentale. Anche i suoi viaggi missionari, in regioni dove operavano suore mairanesi, sono stati occasione di apertura missionaria per tutti.

La piccola comunità di Mairano ha potuto, così, contare su un pastore aperto e colto perché leggeva molto, si informava e aggiornava, pregava e consigliava con saggezza. E’ stato un prete del nostro tempo il cui ricordo è in benedizione.

Lo dimostra anche il fatto che a Mairano, alla notizia della sua scomparsa, il Sindaco interpretando i sentimenti dell’intero paese, proclamava il lutto cittadino.

GABRIELE FILIPPINI 12 ott 2023 15:31