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Brescia
di REDAZIONE 11 dic 2020 08:52

Italiani nel mondo. Il Rapporto

La storia del Rapporto italiani nel mondo (Rim) è iniziata nel 2006. La Fondazione Migrantes ebbe l’idea di raccontare l’Italia che era partita per il mondo o che non aveva mai smesso di farlo. La copia dei Rapporti si può richiedere, a prezzo agevolato, scrivendo una email a migranti@diocesi.brescia.it. Il Rapporto viene presentato venerdì 11 dicembre alle 18 sul canale Youtube di Voce e sul sito www.lavocedelpopolo.it da Delfina Licata della Fondazione Migrantes con la testimonianza di don Alfio Bordiga, sacerdote diocesano e cappellano per gli emigranti italiani in Svizzera. Se nel 2006 gli italiani iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) erano 3.106.251, nel 2020 hanno raggiunto quasi i 5,5 milioni: in 15 anni la mobilità è aumentata del +76,6%. Una crescita che ha visto sempre più assottigliarsi la differenza di genere (le donne sono passate dal 46,2% sul totale iscritti 2006 al 48,0% del 2020). Si tratta di una collettività che, rispetto al 2006, si sta ringiovanendo grazie alle nascite all’estero (+150,1%) e alla nuova mobilità costituita sia da nuclei familiari con minori al seguito (+84,3% della classe di età 0-18 anni) sia dai giovani e giovani adulti da inserire nel mercato del lavoro (+78,4% di aumento rispetto al 2006 nella classe 19-40 anni). Nel 2019 (gennaio-dicembre) hanno lasciato l’Italia 131mila cittadini verso 186 destinazioni del mondo da ogni provincia italiana.

Le nuove iscrizioni all’Aire nel 2019 sono state 257.812 (di cui il 50,8% per espatrio, il 35,5% per nascita, il 3,6% per acquisizione cittadinanza). Negli ultimi 15 anni (2006-2020) la presenza all’estero si è consacrata euroamericana. Il continente americano, soprattutto l’area latino-americana, è cresciutO grazie alle acquisizioni di cittadinanza (+123,4% dal 2006) coinvolgendo soprattutto il Brasile (+221,3%), il Cile (+123,1%), l’Argentina (+114,9%) e, solo in parte in quanto la crisi è sicuramente più recente, il Venezuela (+47,4%). Oltre il 70% (+793.876) delle iscrizioni totali avute in America dal 2006 ha riguardato soltanto l’Argentina (+464.670) e il Brasile (+329.206).

L’Europa, negli ultimi 15 anni, è cresciuta grazie alla nuova mobilità (+1.119.432, per un totale, a inizio 2020, di quasi 3 milioni di residenti totali). Dal 2006 al 2018 si assiste alla crescita in formazione e scolarizzazione della popolazione residente oltreconfine. Se rispetto al 2006 la percentuale di chi si è spostato all’estero con titolo alto (laurea o dottorato) è cresciuta del +193,3%, per chi lo ha fatto con in tasca un diploma l’aumento è stato di ben 100 punti decimali in più (+292,5%). A crescere sempre più è la componente “dei diplomati” alla ricerca all’estero di lavori generici. La Fondazione Migrantes ha approfondito il contesto territoriale con un inedito dettaglio: l’analisi provinciale. La prima regione da cui si parte per l’estero in Italia è la Lombardia, ma l’attuale mobilità non è solo una questione del Nord Italia.

REDAZIONE 11 dic 2020 08:52