lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di GIACOMO BARONCHELLI 13 feb 2025 12:04

La festa della Fede

Nel pomeriggio di domenica 9 febbraio mille preadolescenti bresciani, provenienti da oltre quaranta oratori della Diocesi, si sono dati appuntamento per vivere, accompagnati dai loro sacerdoti, catechisti ed educatori “StartUp”, la festa della fede, il tradizionale appuntamento che segna il compimento del cammino di Iniziazione Cristiana. Non un evento posto ad indicare la felice conclusione di un percorso ma, piuttosto, come dice il titolo stesso (“startup” in inglese significa proprio “avvio”) una preziosa occasione per “ripartire” con maggior consapevolezza, per celebrare quanto vissuto in questi anni di Iniziazione Cristiana e per ringraziare di quanto sperimentato. Un momento per condividere, insieme agli altri preadolescenti – sostenuti dai loro catechisti ed animatori - la gioia della fede e vivere a livello diocesano l’esperienza dell’essere Chiesa. Nel primo pomeriggio i gruppi iscritti hanno solcato i cancelli dei quattro luoghi scelti dall’Ufficio per la Catechesi per ospitare l’evento.

I ragazzi, quindi, sono stati, accolti nelle strutture dell’oratorio di Sant’Eufemia, in città; di quello salesiano “San Bernardino” di Chiari, di Gardone Val Trompia e – infine – di Piamborno, in Valle Camonica, opportunamente allestiti per l’occasione. “Io sono la porta” è questo lo slogan che ha scandito i diversi momenti. Si tratta di un’immagine tratta dal capitolo dieci del Vangelo di Giovanni, in cui Gesù spiega che chi ha fede in Lui, trova salvezza e “vita in abbondanza”. Gesù fa chiarezza sulla sua missione: Lui non è un ladro venuto per rubare e rovinare la vita delle pecore ma, piuttosto, la porta del recinto attraverso cui passare per “ricevere” in abbondanza. Dopo l’accoglienza e i giochi, un video proiettato su maxischermo ha introdotto i preadolescenti a comprendere il tema della giornata. Il pomeriggio è proseguito con i lavori di gruppo: ciascun ragazzo, dopo aver ascoltato il Vangelo proposto per l’occasione, doveva individuare chi fossero i “ladri” e i “briganti” della propria vita, le situazioni che lo allontano da Gesù e da una vita promettente; successivamente ogni membro del gruppo è stato invitato a scrivere quanto pensato su un biglietto e a porlo su una croce appositamente realizzata dai catechisti. Al rientro è stato vissuto un momento suggestivo: la croce di ciascun gruppo, posta a fianco a quella raffigurante Gesù risorto (collocata sul palco) diventava una porta da attraversare. Un momento propedeutico anche alla celebrazione della Messa in un pomeriggio che ha fatto assaporare ai ragazzi un po’ di “vita in abbondanza”.

GIACOMO BARONCHELLI 13 feb 2025 12:04