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Brescia
di LUCIANO ZANARDINI 03 nov 2023 02:33

Padre Cabra a tu per tu con Dio

A tu per tu con Dio. "Con gratitudine e dolore", la Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth ha annunciato che, ieri, nel giorno della commemorazione dei fedeli defunti, è partito per la Casa del Padre l'amato padre Pier Giordano Capra.

È stato Superiore Generale della Congregazione e ha servito con impegno e amore la Chiesa. Ha diffuso la spiritualità, l'opera e la vita del fondatore, San Giovanni Battista Piamarta.

Fino alla fine, nonostante la malattia progressiva e invalidante, non ha mai smesso di avere sete di infinito. Per alimentare la sua fede e la sua conoscenza leggeva e si informava molto.

La lettura del pensiero di Padre Cabra ha  accompagnato per cinque anni, dal 2017 al 2022, i nostri lettori. Settimana dopo settimana nel piccolo spazio in prima pagina è stato una boccata di aria fresca per leggere e comprendere la realtà. Il sacerdote piamartino, nonostante le fatiche fisiche imposte, non ha mai perso l'entusiasmo. Puntuale, preciso e lungimirante. Pur uscendo poco dalla sua stanza, in questo lasso di tempo è stato, grazie al suo bagaglio culturale e alla sua coltivata sete di conoscenza, un grande viaggiatore e un grande scopritore dell'animo umano. In poche righe sapeva condensare l'essenziale e, soprattutto, stimolava la riflessione. I nostri lettori hanno imparato ad apprezzarne l'ironia e la capacità di analisi dei temi più complicati. Nell'anno dedicato a Dante, abbiamo ad esempio potuto, attingendo alla Divina Commedia, riscoprire vizi e virtù degli esseri umani. Abbiamo imparato molto. I suoi scritti saranno sempre fonte di riflessione e di ispirazione. 

Nel luglio del 2020, grazie all’aiuto di alcuni amici,  salì ancora una volta sul Monte Guglielmo, riuscendo così a soddisfare un desiderio che coltivava da anni. E anche questo dice molto di una persona che sapeva guardare in Alto senza perdere di vista le cose terrene. Ha saputo coltivare anche le amicizie. Per molti è stato un maestro e un testimone. Schietto e diretto, ma con il cuore buono. Anche quando la poca salute gli imponeva pesanti fatiche fisiche, trovava il tempo per raggiungere le persone con l'ausilio del computer.

In queste giornate cariche di gratitudine e di dolore per la sua morte, lo vogliamo ricordare con le sue stesse parole di speranza ben espresse nel pensiero di Pasqua del 2017.

“Amore e morte sono le due forze che si contendono il mondo. L’amore costruisce la vita e la morte la cancella. È una lotta continua, ma vince sempre la morte: quello che amore crea, morte distrugge. Era quello che pensavano anche le donne il primo giorno dopo il sabato andando al sepolcro. Il Maestro era la personificazione dell’amore. Nessuno aveva parlato d’amore come lui, nessuno mai aveva manifestato la potenza dell’amore come lui. Eppure anche lui era stato schiacciato dalla morte. Ma ecco l’imprevisto: non temete. È vivo. L’amore ha vinto la morte: ecco la rivoluzione radicale della Pasqua. Se ami, vivi. Nello stupefacente duello fra morte e vita, ha vinto l’amore che ha dato la vita. La morte ha vinto la battaglia, ma ha perso la guerra. L’amore è debole e indifeso e spesso soccombe nelle battaglie. Ma l’amore vince ogni guerra. Ci può essere una festa più grande della Pasqua?”.

L'amore ha vinto la morte. E padre Pier Giordano ha amato molto. Dio, la Chiesa, la Congregazione e gli uomini e le donne incontrati sul suo cammino. Senza riserve. E fino alla fine. 




LUCIANO ZANARDINI 03 nov 2023 02:33