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di GIANFRANCO GRASSELLI 18 set 2020 09:00

Padre Mario, uomo di fede

Fosse nato ai piedi della Marmolada anziché a Sarezzo sulle sponde del Mella, padre Mario Poli (1922-2020) avrebbe realizzato al meglio la seconda sua vocazione, quella del camminare ovunque avesse la possibilità di vivere in montagna con vette da raggiungere camminando per intere giornate. Era succeduto come prevosto alla Pavoniana al mitico padre Leva (la sua squadra di pallavolo sfilò con la bandiera al campionato europeo del 1951 a Parigi!). Vi giunse dopo la brillante laurea alla Cattolica in Lettere classiche e lunghi anni di insegnamento anche di Storia dell’arte nel liceo Pavoniano di Tradate e dopo essere stato Consigliere generale della Congregazione. Alla Pavoniana rimase come prevosto per 24 anni (1966-1990). Uomo riservato, iniziò il nuovo incarico con un’affermazione: “Non ho mai pensato e tanto meno desiderato diventare parroco!”. Durante il suo impegno pastorale alla Pavoniana, da esperto d’arte, realizzò la decorazione mosaica e pittorica della chiesa, facendone una basilica degna di questo nome, con opere musive e affreschi di Oscar di Prata. Fu uomo di fede, aperto alle novità del Concilio, alla comunione e alla corresponsabilità, capace di parlare ai piccoli e agli adulti, desideroso di arrivare ai bambini attraverso l’evangelizzazione dei genitori, convinto della necessità della partecipazione delle donne alla vita diretta della Chiesa. Favorì la fondazione della parrocchia “gemella” di S. Barnaba, con 40 anni di anticipo sulle cosiddette “unità pastorali” e, soprattutto, avviò il programma di una pastorale collegata con l’iniziazione cristiana. Con padre Poli nacquero e si svilupparono le comunità neocatecumenali. Anche nelle comunità incontrate successivamente il suo obbiettivo era di proporre un itinerario di formazione cristiana con lo scopo di formare i suoi membri al cattolicesimo, prefiggendosi per essi la riscoperta del battesimo attraverso un percorso spirituale. Mandò i neocatecumeni laici come missionari nelle famiglie della parrocchia, con l’incarico di prepararle ai vari sacramenti della vita cristiana, soprattutto al battesimo, all’Eucarestia, al matrimonio. Padre Mario Poli ha restaurato la chiesetta della Madonna della Purità e ricavato nello scantinato sotto gli uffici parrocchiali una cappella iemale. Fu tra i primi ad anticipare molte attività parrocchiali che solo oggi sono diventate attuali nella Chiesa. Guardiamo la meravigliosa fioritura dei diversi “movimenti cristiani”. Nel 1990 fu chiamato dai Superiori a dirigere la Comunità Pavoniana di Milano e a interessarsi dell’Editrice Àncora e nel 2014, colpito da malattia, che tolse brillantezza alla sua mente, continuò a camminare in compagnia degli Angeli sui suoi monti, fino alla morte avvenuta l’11 settembre 2020, 236° anniversario della nascita del suo fondatore, San Lodovico Pavoni (1784).

GIANFRANCO GRASSELLI 18 set 2020 09:00