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Roma
di MASSIMO VENTURELLI 12 ott 2018 07:56

Paolo VI Santo: l'attesa sta per finire

Mancano solo poche ore alla canonizzazione di papa Montini. Sono già molti i pellegrini bresciani in viaggio per Roma. In piazza San Pietro saranno più di 5.000

Ci siamo: sono già parecchi i gruppi e la singole persone che si sono messi in viaggio per raggiungere Roma. La loro meta, come quella di altre migliaia di pellegrini, è piazza San Pietro dove, domenica mattna, papa Francesco proclamerà Paolo VI santo insieme ad altri sei beati.

Con la celebrazione di dopodomani arriva a compimento un cammino iniziato ancora a poche settimana dalla morte, il 6 agosto 1978 a Castelgandolfo, del Papa bresciano. Già il 28 novembre 1978, infatti, l’allora vescovo di Brescia Luigi Morstabilini chiedeva al card. Agostino Casaroli, Segretario di Stato, l'autorizzazione a raccogliere in forma riservata testimonianze scritte, in vista dell’eventuale apertura della causa di beatificazione. La diocesi di Brescia si costituiva così dunque attore della causa: nel 1989 il successore di mons. Morstabilini, Bruno Foresti, interpellò la Conferenza Episcopale Lombarda, che diede parere positivo. Seguirono la richiesta di apertura della Causa avanzata dall’Episcopato italiano e quella dell’Episcopato latino-americano, nel 1992. 

La Santa Sede concesseil nulla osta il 18 marzo 1993. L’inchiesta presso il Vicariato di Roma durò dal giugno 1993 al 18 marzo 1999; fu integrata dalle inchieste rogatoriali svolte a Brescia e, dal 28 febbraio 1994 al 20 febbraio 1995, a Milano. I documenti delle inchieste diocesana e rogatoriali furono convalidati il 24 settembre 1999. Prima dell’elaborazione della “Positio super virtutibus”, consegnata nel 2012, il Postulatore della causa e i suoi collaboratori dovettero rispondere ad alcune “Osservazioni complementari”, sintetizzate in undici punti, corrispondenti ad altrettanti aspetti problematici della vita del Servo di Dio Paolo VI. La “Positio” fu quindi discussa dai Consultori teologi il 29 settembre 2012 e dai cardinali e vescovi membri della Congregazione delle Cause dei Santi il 10 dicembre dello stesso anno; in entrambi i casi, l’esito fu positivo. Così, il 20 dicembre 2012, papa Benedetto XVI poteva autorizzare la promulgazione del decreto con cui Paolo VI veniva dichiarato Venerabile. Il caso che fu preso in esame come possibile miracolo per ottenere la beatificazione accadde nel 2001, negli Stati Uniti d’America. A una donna, giunta al quinto mese di gravidanza, fu consigliato dai medici di abortire: avevano notato la rottura della vescica fetale, la presenza di liquido nell’addome e la mancanza di liquido nel sacco amniotico. La donna si oppose e, in più, ricorse all’intercessione di papa Paolo VI: gliel’aveva suggerito una suora italiana, che l’aveva conosciuto personalmente. All’ottavo mese di gravidanza, con un parto cesareo, diede alla luce il bambino: su di lui non c’era più alcun segno della precedente diagnosi.

La documentazione relativa all’inchiesta sull’asserito miracolo ottenne il decreto di convalida il 10 novembre 2006. Il 12 dicembre 2013 la Consulta medica della Congregazione delle cause dei santi riconobbe l’inspiegabilità della guarigione secondo i criteri scientifici, mentre Il 18 febbraio 2014 i Consultori teologi si espressero positivamente circa l’intercessione di Paolo VI. Il 6 maggio 2014, l’assemblea plenaria dei cardinali e dei vescovi confermò quel parere positivo. Tre giorni dopo, il 9 maggio, papa Francesco ha autorizzato la pubblicazione del decreto che riconosceva la guarigione come inspiegabile, repentina, duratura (il bambino all’epoca aveva tredici anni e godeva di buona salute) e ottenuta per intercessione di papa Montini.  Lo stesso papa Francesco ha presieduto il rito della beatificazione domenica 19 ottobre 2014, al termine della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicato alla famiglia.

Il resto del cammino verso la canonizzazione di Paolo VI è storia recentemente e ampiamente ripercorsa dal 19 maggio scorso, quando papa Francesco ha ufficializzato che avrebbe proclamato Santo papa Montini il 14 ottobre. Vanna Pironato, una giovane donna veronese, già mamma di un bambino, sta portando avanti la seconda gravidanza. Giunta alla tredicesima settimana di gestazione viene ricoverata per la rottura anticipata della placenta. Durante il ricovero, la situazione non migliorà: i medici prospettano quindi un aborto terapeutico. Vanna e il marito, però, si oppongono a quella possibilità. Un'amica di Vanna e il ginecologo Paolo Martinelli (intervistato anche da "La Voce del Popolo"), suggeriscono alla donna di chiedere l’intercessione di Paolo VI, che sarebbe stato beatificato il successivo 19 ottobre. Vanna e il marito Alberto vanno a pregare presso il Santuario della Madonna delle Grazie a Brescia.Alla ventitreesima settimana, la donna viene ricoverata, perché sembrava sul punto di entrare in travaglio. La nascita di Amanda, qiueyso il nome scelto per la seconda figllia , avviene il 25 dicembre 2014, a ventisei settimane e quattro giorni. La neonata pesa solo 865 grammi, ben al di sotto della norma: viene subito intubata e messa in incubatrice. Poco più di tre mesi dopo, l’11 aprile, fu dimessa. Oggi Amanda è una vivace bambina di quasi quattro anni.
Il 13 dicembre 2017, la riunione dei Consultori Teologi della Congregazione delle Cause dei Santi si è pronunciata a favore del nesso tra quanto accaduto alla bambina e l’intercessione, del Beato Paolo VI, espressamente invocato dai suoi genitori.

Ricevendo in udienza il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il card. Angelo Amato, il 6 marzo 2018 papa Francesco ha promulgato il decreto con cui la nascita di Amanda era da ritenere miracolosa e ottenuta tramite l’intercessione del Beato Paolo VI. Nel Concistoro ordinario pubblico del 19 maggio 2018, papa Francesco ha stabilito che la sua canonizzazione, insieme a quella di altri Beati, è stata fissata per dopodomani, domenica 14 ottobre. La grande attesa sta per finire...

MASSIMO VENTURELLI 12 ott 2018 07:56