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Brescia
di VIGILIO MARIO OLMI 25 gen 2018 12:21

Sant'Angela Merici: un modello attuale

In occasione dell’anno sinodale sui giovani, mons. Olmi avanza una proposta: che in ogni parrocchia o unità pastorale si verifichi se è attivo un percorso educativo studiato per rispondere alle esigenze della gioventù femminile del nostro tempo

Il 27 gennaio ricorre la festa di S. Angela Merici, che è stata proclamata patrona secondaria di Brescia, Città e Diocesi, insieme ai santi Faustino e Giovita. Poiché stiamo vivendo l’anno di preparazione al Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, mi permetto di proporre S. Angela, come patrona della “Promozione della Donna” alla luce della Dottrina della Chiesa e particolarmente della gioventù insieme a S. Giovanni Bosco. Perché? S. Angela è invocata come “modello di carità sapiente e coraggiosa” e ha fondato la Compagnia di S. Orsola proponendo alle Figlie di amare il Figlio d Dio “come vere e intatte spose”, stando nel mondo e di partecipare alla missione della Chiesa con particolare attenzione alle famiglie e alle adolescenti e giovani. In occasione dell’anno sinodale sui giovani mi permetto di fare la seguente proposta, che in ogni parrocchia o unità pastorale si verifichi se è attivo un percorso educativo studiato per rispondere alle esigenze della gioventù femminile del nostro tempo. Non mancano iniziative ed esperienze al riguardo, ma forse, data la diffusa promiscuità, si corre il rischio di fare proposte buone, ma generiche, che non riescono ad intercettare adeguatamente le domande e le attese proprio del mondo maschile e quelle proprie del mondo femminile.

Purtroppo la cronaca quotidiana presenta un quadro piuttosto preoccupante e l’azione educativa deludente. L’applicazione dei principi e degli orientamenti negli itinerari educativi si è trovata come inceppata di fronte alla situazione piuttosto complessa per non dire allarmante. Il costume diffonde una visione errata su sessualità, matrimonio, trasmissione della vita, come diritti civili il divorzio, l’aborto, le convivenze, senza parlare di femminicidi e prostituzione. E in più si riscontra la latitanza di genitori e di adulti, di educatori preparati di fronte a una diffusa ignoranza circa la corporeità, la sessualità, e l’affettività, circa la dignità della donna, la sua missione a servizio della vita, il matrimonio e la verginità per il Regno. Mi domando: dove, quando, come negli usuali itinerari di formazione si presentano indicazioni adeguate per contenuto e per orientamento di scelte, comportamenti rispettosi della dignità e missione della donna, specialmente nell’età evolutiva. Non bisogna cedere al pessimismo, ma neanche non porsi la domanda come si può procedere per migliorare la proposta educativa.

Evidentemente occorre procedere con prudenza e delicatezza, e quindi occorrono persone preparate e formate. E in questo ambito è preferibile la presenza di donne che sappiano affiancare con amore le adolescenti e le giovani in grado di interpretare domande, disagi, attese ed offrire loro con serenità la bellezza della verità, introducendole nel mistero dell’amore, alla luce del vangelo e della testimonianza delle Sante o adolescenti, o giovani o adulte, sia nella verginità che nel matrimonio. Nel passato, in un contesto del tutto diverso, l’accompagnamento educativo era portato avanti dalla famiglia, dalla parrocchia, con oratori femminili affidati a comunità religiose, alle Figlie di S. Angela, all’Azione Cattolica Femminile. Oggi, data la promiscuità diffusa, si rende necessario progettare itinerari con momenti e proposte distinte, per rispondere a esigenze specifiche per i due sessi. Ogni parrocchia o unità pastorale, con sussidi preparati dagli Uffici diocesani, dovrà farsi carico di progettare itinerari adeguati e preparare persone in grado di collaborare con i sacerdoti per l’attuazione. Può essere l’occasione per sollecitare tutte le persone e le istituzioni per affrontare insieme il problema e unire le forze in un progetto condiviso. La Compagnia di S. Angela, l’Istituto “Pro Familia”, le Associazione e i Movimenti possono offrire esperienze e persone per riflettere collaborare per avviare o potenziare itinerari capaci di intercettare i bisogni e le attese delle famiglie e della gioventù. Concludo affidando questa proposta alla passione educativa di sacerdoti, consacrati e laici a sostegno di quanto già stanno operando, fiduciosi nella perenne attualità del Vangelo e nella continua assistenza dello Spirito Santo, confortati anche dall’intercessione di S. Angela e di S. Giovanni Bosco.

VIGILIO MARIO OLMI 25 gen 2018 12:21