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Brescia
di CHIARA BUIZZA 18 feb 2021 13:56

Speranza per il domani

È il 9 aprile 2020, giovedì Santo. Il vescovo Pierantonio per rispondere alle gravi emergenze generate dall’epidemia Covid-19 annuncia l’istituzione un Fondo di solidarietà al quale sono chiamati a contribuire tutti i fedeli della Chiesa bresciana e primariamente “la Caritas diocesana e i ministri ordinati, in particolare i presbiteri”. È il 4 maggio e il Fondo di solidarietà, che si qualifica con il nome do.Mani alla speranza, dopo la nomina di un Comitato che provvede alla strutturazione del Fondo e alla determinazione di un regolamento, entra nel vivo dell’operatività a favore di persone e famiglie in situazione di povertà o difficoltà per la perdita del lavoro a seguito dell’emergenza Covid-19. Da aprile 2020 a dicembre 2020, il Fondo di solidarietà do.Mani alla speranza incrementa progressivamente le disponibilità finanziarie (al 31.12.2020: 670mila, di cui euro 370mila raccolti da donazioni e euro 300mila messi a disposizione da Fondazione Opera Caritas San Martino) che, nel contempo, permettono di “intervenire con sollecitudine laddove i bisogni si presentano urgenti”, anche a sostegno della straordinaria mobilitazione di parrocchie e Caritas nell’intercettare e rispondere a situazioni di difficoltà occasionate o amplificate da Covid-19.

Generi alimentari. Riconoscendo l’eccezionale attivazione di 80 parrocchie, che si sono trovate nell’arco di due mesi a erodere la linea di credito che ciascuna ha in essere per il ritiro di generi alimentari presso l’Ottavo Giorno, il comitato di gestione del Fondo Diocesano di Solidarietà do.Mani alla Speranza valuta l’opportunità di rifondere alle parrocchie partner dell’Ottavo giorno il valore economico dei prodotti ritirati dal 9 marzo al 31 maggio, per un importo complessivo pari a 150mila euro.

Piccole spese. Al fine di rinforzare le possibilità di risposta della rete Caritas, il comitato di gestione del Fondo Diocesano di Solidarietà valuta inoltre l’opportunità di sostenere il Fondo Briciole Lucenti. Dal 2011, i soggetti titolati a presentare domanda al Fondo sono infatti le Caritas che già sono intervenute per il pagamento di spese inerenti la casa, l’istruzione, la salute. A contributo delle spese sostenute, Fondazione Opera Caritas San Martino compartecipa alle stesse nella misura massima del 50% (importo della domanda: max 5.000 euro a semestre). Grazie al sostegno del Fondo do.Mani alla Speranza, le spese ammesse al contributo del Fondo Briciole Lucenti sono invece coperte per l’intero importo, per un totale di euro 364.000, a cui si aggiungono euro 20.000 destinati alla Caritas di Darfo.

Sostegno per perdita lavoro. Il Fondo assicura sostegno specifico ai lavoratori autonomi o dipendenti (sia a tempo determinato che a tempo indeterminato), disoccupati a partire dal 1° marzo 2020 causa emergenza Covid-19. La valutazione delle domande, raccolte in prima istanza dai parroci ed esaminate dal Centro di ascolto Porta Aperta, permette il riconoscimento di contributi per euro 59.184. Sulla stessa linea di sostegno è finalizzato l’importo residuo di 76.816 euro.

I numeri complessivi. Nei nove mesi di attività, il Fondo do.Mani alla Speranza ha assicurato un sostegno alle parrocchie e alle Caritas per un importo pari a 593.184 euro, un sostegno che si traduce in vicinanza e risposta concreta ai bisogni delle persone e delle famiglie. Per i prossimi mesi, nei quali l’incertezza del mercato del lavoro rischia di mettere in difficoltà il passo della speranza, il Fondo diocesano continuerà ad assicurare la propria vicinanza.

CHIARA BUIZZA 18 feb 2021 13:56