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Brescia
di ELISA GARATTI 07 feb 2022 08:20

Tracce di storie nel presente

All’Archivio storico diocesano è tempo di formazione: la sede bresciana è infatti pronta ad accogliere l’annuale corso di archivistica. Novità di questo 2022, però, è la volontà di offrire, accanto al tradizionale aggiornamento storiografico, un panorama aggiornato di recenti ricerche nate o maturate proprio in Archivio.

“Dopo la riapertura dell’Archivio nel 2009 – spiega l’archivista Lucia Signori –, ogni anno proponiamo un corso di formazione. Siamo partiti da corsi più tecnici o generali sull’archivistica, per poi modulare man mano il tipo di approccio. I partecipanti sono sempre molto eterogenei: da studenti a ricercatori, da appassionati a storici...”. Non è richiesto, infatti, nessun titolo di studio particolare. Entro il 21 febbraio, è obbligatoria, invece, la prenotazione: dopo aver compilato il modulo di iscrizione e proceduto con il bonifico alla Diocesi di Brescia (di 50 euro, a titolo di rimborso spese), sarà possibile partecipare ai corsi sia in presenza (muniti di Green pass), sia online. I corsi si terranno sempre il sabato mattina, nella sede dell’Archivio diocesano.

 “Partiremo con uno sguardo introduttivo, più storiografico – continua Lucia Signori –. Ci focalizzeremo sul rapporto tra ‘Chiesa e istituzioni’ con Cinzia Cremonini, passeremo a ‘Chiesa ed economia’ con il prof. Riccardo Semeraro e concluderemo con ‘Chiesa ed educazione’ con Daria Gabusi”. Protagonista degli ultimi due incontri, invece, sarà il patrimonio dell’Archivio. È in programma per il 19 marzo, infatti, il doppio appuntamento con “Santità popolare e santità ufficiale nel territorio bresciano” tenuto da Leonardo Rossi, ricercatore per l’università di Anversa, e con “Le fonti anagrafiche per ricostruire il contesto socio-culturale del centro storico di Brescia” con Federica Barone, dottoranda all’Università Cattolica. “Sto effettuando una ricerca sulla società bresciana del 1800, in particolare nel ventennio che va dal 1835 al 1855, perché ricco di eventi come due epidemie di colera o le famose 10 giornate – sono le parole della dottoranda –. Analizzo i registri dei nati, dei morti e dei matrimoni nel periodo asburgico, dall’importante valore religioso, ma soprattutto civile. Nei lavori, ci sono riferimenti peculiari al dialetto bresciano e alle attività del territorio. Oppure, rispetto alle due epidemie di colera, c’è molta attualità, vista la pandemia in corso. Ritornano anche personaggi significativi, come ad esempio un fornaio nella zona di San Faustino”. L’ultimo incontro, in calendario per il 26 marzo, sarà tenuto da due laureate: Veronica Picuno, laureata in Scienze della formazione primaria all’università Cattolica, a Montisola, ha condotto una ricerca “Tra storia e didattica del territorio”, creando anche dei laboratori didattici a tema; Annamaria Perotti, laureata in Lettere e filosofia in Cattolica, invece, si è focalizzata sulla documentazione del periodo fascista. Per i fortunati partecipanti in presenza, l’Archivio ha riservato anche un premio: oltre all’attestato di partecipazione, ci sarà la possibilità di approcciarsi direttamente ai documenti adibiti in una piccola esposizione nella sede di via Gabriele Rosa.

Connettere passato, presente e futuro sembra essere la mission dell’Archivio diocesano non solo nello svolgimento dei corsi. “Il nostro scopo, ovviamente, è salvaguardare il materiale documentario. Quando le operazioni tecniche di riordino e reinventariazione sono completate, ci piace valorizzare il materiale di cui disponiamo – afferma ancora Lucia Signori –. Ad esempio, contestualmente alla ristrutturazione del palazzo episcopale, abbiamo cercato le fonti che ci raccontano dei precedenti interventi. Oppure, lo scorso anno, vista la pandemia in corso, abbiamo declinato il tema di ‘Archivissima’ in ‘Generazioni nelle epidemie’. Abbiamo così creato 17 podcast: in ognuno proponevamo un percorso tematico ed uno web, con una linea temporale che descrive le varie pandemie nei diversi secoli. Grande attenzione va anche alle scuole: i ragazzi fanno fatica a capire come si crea la storia. Trovarsi davanti i documenti li aiuta. A settembre, per esempio, abbiamo fatto un Ptco (ex alternanza scuola lavoro, ndr) con il liceo Arnaldo, sul fondo della deputazione alla fabbrica del Duomo, ma abbiamo in programma laboratori anche con l’Arici e il Calini”.

ELISA GARATTI 07 feb 2022 08:20