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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 16 mag 2021 05:52

Un’altra estate di reti e relazioni

Una nuova estate bussa alle porte, che per oratori e parrocchie fa rima essenzialmente con grest. Così è stato lo scorso anno, nonostante qualche timore della vigilia, così sarà nelle prossime settimane in quella che è la seconda estate dell’era Covid. Nonostante le incertezze di un tempo che è ancora in balia delle bizze dell’emergenza sanitaria, in tanti oratori della diocesi è iniziata la preparazione di “Hurrà. Giocheranno sulle sue piazze”, il tema che l’estate sospesa dello scorso anno ha lasciato in eredità a questo 2021. A seguire da vicino questi “lavori in corso” è don Giovanni Milesi, coordinatore della pastorale per la crescita della persona.

Si sta avvicinando il tempo dell’estate degli oratori. Come sarà in questo 2021?

Dire con esattezza come sarà l’estate che vivremo tra qualche settimana è esercizio da indovini, perché l’emergenza sanitaria che ancora ci accompagna lascia sempre ampi margini all’imprevisto. Ciò che possiamo fare è affidarci alla speranza che l’estate aiuti i nostri ragazzi a recuperare quello che in termini di educazione, di relazione e di socialità è mancato loro per la colpa della pandemia.

Quella ormai prossima è la seconda estate dell’era Covid. Che aria si respira negli oratori?

I nostri oratori si sono sicuramente lasciati alle spalle molte delle preoccupazioni dello scorso anno. Quanto hanno realizzato nel 2020 ha dimostrato che l’estate è comunque un tempo da abitare, da vivere al fianco dei più giovani. I timori e le preoccupazioni hanno lasciato spazio alla stanchezza. Oggi sperimentano la difficoltà e la fatica di trovare persone adulte che offrano il loro tempo, del non avere certezze rispetto alle programmazioni a cui si lavora. Sono però convinto che possa esserci uno scatto così che i nostri oratori, che comunque stanno lavorando da tempo sull’estate, possano ritrovare slancio e motivazioni per tornare a camminare spediti, com’è nel loro dna, verso un’estate comunque grande.

A più riprese, dalla presentazione del tema dei grest 2021, ha invitato oratori e parrocchie a riannodare i fili di quelle reti territoriali che lo scorso anno avevano consentito di realizzare tante proposte estive…

L’esperienza di collaborazione vissuta lo scorso anno è diventata patrimonio anche nella progettazione dell’estate 2021. Quella del dialogo con realtà ed enti del territorio che hanno a cuore la vita dei ragazzi è una buona prassi ormai acquisita. Quest’anno, poi, potrebbe aggiungersi anche il mondo della scuola, anche se ancora non sembra essere del tutto chiaro il quadro entro cui si muoverà. Ma sulla scorta di una condivisa attenzione ai più giovani ,credo che anche in questo caso non sarà difficile far diventare questo mondo parte della rete che è stata costruita lo scorso anno.

Per moltissimi quella dello scorso anno, partita con tanti timori, è stata un’estate sorprendente, dove la quantità ha lasciato spazio alla qualità delle relazioni...

Sicuramente questo aspetto è uno degli elementi maggiormente condivisi nel bilancio di quella che era stata l’estate 2020. Non bisogna dimenticare che quelle messe in campo con Summerlife (la proposta per l’estate scorsa, ndr) erano le prime iniziative post lockdown, seppure caratterizzate dall’uso della mascherina, dal distanziamento. Forse anche queste limitazioni hanno chiesto a ragazzi e animatori di mettere quel di più di impegno nella comunicazione, il cui frutto più bello è stato proprio la qualità della relazione. L’impossibilità del contatto fisico, i sorrisi nascosti dalle mascherine hanno insegnato a tanti a comunicare in modo diverso ma più profondo.

MASSIMO VENTURELLI 16 mag 2021 05:52