Lo scandalo del turismo sanitario
"Lo scandalo del 'turismo sanitario' tra Regno Unito e Unione europea per somministrare farmaci bloccanti della pubertà e ormoni a minori è inaudito. Cliniche private con sede nel Regno Unito vendono veri e propri abbonamenti per consentire a famiglie con figli minorenni di ottenere in Europa farmaci bloccanti della pubertà, vietati in Gran Bretagna dopo che ne sono stati accertati i gravi rischi per la salute. Addirittura, il governo inglese ha definito la pratica 'irresponsabile e pericolosa'. Bambini e adolescenti vengono spinti a viaggiare all'estero per farsi somministrare sostanze potenzialmente devastanti per il loro sviluppo psicofisico. L'Ue non può restare in silenzio di fronte a un turismo sanitario che avviene alle nostre porte, alimentando un business che lucra sulla fragilità dei minori e mette in pericolo la loro salute". Lo scrive in una nota Paolo Inselvini, eurodeputato di Fratelli d'Italia (Ecr), annunciando che il partito sta "presentando un'interrogazione alla Commissione europea a mia prima firma, chiedendo quali misure intenda adottare per fermare l'aggiramento dei divieti nazionali attraverso il turismo sanitario, come intenda verificare la distribuzione e la commercializzazione di questi farmaci a livello Ue e in che modo intenda garantire una reale protezione dei minori da pratiche irresponsabili e pericolose".