Clusane, non solo tinca per l'estate
La tinca al forno con polenta, prelibata preparazione gastronomica che da quest’anno gode dell’agognato marchio De.Co., in forza della qualità degli ingredienti resta un’eccellenza per i pescatori accompagnata da le altre eccellenze gastronomiche e dai molti eventi che animeranno le serate del basso sebino
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Non solo pesce, ma tanti progetti per l’estate, presentata in conferenza dagli Operatori Turistici Clusanesi, guidati dal presidente Davide Gatti col vice Mattia Marini e Luigino Manessi e che dal 1977 organizzano iniziative per promuovere il territorio.
Ad aprire la saporita scaletta, introdotta dai mercatini serali “A filo d’acqua” di sabato, s’inserisce domenica alle 20 il “Solstizio d’Estate”: una lunghissima tavolata preparata dai ristoranti associati e resa ancor più scenografica dai fuochi sul lago.
Piatto immancabile, la Tinca al forno con polenta: prelibata preparazione gastronomica che da quest’anno gode dell’agognato marchio De.Co., in forza della qualità degli ingredienti e atta a valorizzare questa genuina pietanza “che – per l’Assessore Delia Corti – resta un’eccellenza per i pescatori”.
Dal 17 al 23 luglio, si terrà la 36esima edizione della settimana dedicata a questo piatto, con menù speciali a 23euro, gonfiabili, musica e animazione.
Sabato 1 luglio dalle 15 tutti in riva al lago per la festa “Summer and Love” presentata dal ristoratore Giuseppe Tognazzi come “un evento goliardico a tema anni ’70-’80 per coniugare cibo di strada e ritorno al vintage”.
Domenica 23 luglio alle 21, riflettori puntati su “Un sorriso sotto le stelle”: cabaret con Pietro Ghislandi e ospite d’onore Enrico Beruschi, mentre i sabati e le domeniche sera di agosto saranno animati da musica e mercatini.
Ammirabile anche l’itinerario fotografico “Clusane com’era” con 9 pannelli nel centro storico e in omaggio al maestro Carlo Lanza che lasciò un ricco archivio sul borgo per cui tanto si era prodigato; ma anche alle installazioni di “Majiraku Project”; progetto scultoreo con la creazione di opere trattate con la tecnica giapponese raku per poterle portare in qualsiasi ambiente senza temere agenti atmosferici. “L’opera – ha raccontato una dei quattro amici coinvolti – non è più pensata negli spazi convenzionali, bensì dove la gente vive e si incontra, proponendo a chi osserva di rivivere le emozioni provate da chi pratica l’arte”.
Un percorso creativo viaggiante, concepito nel 2015 e sbarcato a Provaglio e Pisogne, ma che si prefigge di toccare tutti i paesi Sebini, partendo dall’acqua e da ciò che la circonda (sardine, pali e reti, onde, gesti del lago).
A Clusane, è stato aperto anche il primo incubatoio per lucci e coregoni, “ma - come auspicato dal pescatore Giuseppe Cominetti - non è da escludere che in futuro possa essere richiesta anche la tinca”.
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