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Concesio
di REDAZIONE 04 mag 2017 09:32

L'opera di Parmiggiani

In esposizione fino al 6 maggio alla collezione Paolo VI l'opera commissionata dall'AMEI a Claudio Parmiggiani per la Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi di Palermo

Dopo essere stata esposta a Milano - presso il Museo San Fedele. Itinerari di arte e fede - e a Bergamo - presso il Museo “Adriano Bernareggi” - e prima di proseguire il suo viaggio di 13 tappe lungo lo Stivale, l’opera di Claudio Parmiggiani (Luzzara - Reggio Emilia, 1943) fa tappa a Concesio presso gli spazi della Collezione Paolo VI. L’opera, che ha una forte valenza civile e religiosa, è attualmente in tour tra i musei dell’AMEI, Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, che ne ha commissionato la realizzazione per farne dono, il 15 settembre, alla Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi di Palermo - sacerdote siciliano vittima della mafia - in occasione del doppio anniversario della nascita (1937) e della sua morte (1996).

Nell’opera esposta al museo bresciano fino al 6 maggio, Claudio Parmiggiani - tra i principali interpreti del tema sacro nella nostra contemporaneità - squarcia lastre nere riflettenti, apre un varco nell’ombra, ci chiede di attraversare la sua superficie infranta, fare esperienza di quel dolore e rinascere da questa esperienza. Un lavoro duro, violento, “come un pugno nello stomaco… Silenziosa ma dura, dura ma silenziosa, come un fuoco sotto la cenere, oscura, ringhiosa. Un’opera è per un artista il solo modo di urlare” – racconta Ilaria Bignotti, curatrice e critica d’arte, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia “SantaGiulia” che, sabato 6 maggio alle 16.30, nell’ambito di OperAperta (il ciclo di incontri a cadenza mensile dedicati alla valorizzazione del patrimonio artistico del museo) presenterà l’opera al pubblico.

“È davvero con grande piacere che la Collezione Paolo VI - arte contemporanea ospita la bellissima opera di Claudio Parmiggiani – dichiara Paolo Sacchini, Direttore del Museo Collezione Paolo VI - arte contemporanea – sia per l’assoluta rilevanza dell’artista, sia e soprattutto per la piena e anzi entusiastica adesione della Collezione Paolo VI all’iniziativa dell’AMEI, di cui siamo membri. Si tratta di un'ulteriore testimonianza della volontà dei musei ecclesiastici italiani di indirizzarsi verso la contemporaneità, esattamente come a suo tempo aveva sollecitato a fare Papa Paolo VI. In questo caso, inoltre, dal momento che l’opera è destinata ad un luogo densamente simbolico come la Casa Museo di Don Pino Puglisi, all’orizzonte della spiritualità si accosta anche quello “civile”, il che qualifica ancor più il progetto. Per la Collezione Paolo VI è anzi un onore, per il quale siamo grati all’AMEI e alla sua Presidente Domenica Primerano (che è sempre molto vicina al nostro museo, e che nel mese di marzo è stata relatrice della prima delle conferenze del ciclo Lògos), il fatto di essere stati inseriti tra i dodici musei ecclesiastici italiani in cui l’opera viene esposta prima di giungere alla sua sede definitiva".

REDAZIONE 04 mag 2017 09:32