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Brescia
di REDAZIONE 13 mar 2018 10:05

La mistica, luogo dell'incontro

La Libreria Paoline, i Missionari Saveriani e Missione Oggi, in collaborazione con il Centro Missionario e l’Università Cattolica, organizzano, martedì 20 marzo alle 18 nella Libreria di via Gabriele Rosa, un incontro con la teologa Antonietta Potente, autrice del libro “Come il pesce che sta nel mare. La mistica luogo dell’incontro”

La Libreria Paoline, i Missionari Saveriani e Missione Oggi, in collaborazione con il Centro Missionario e l’Università Cattolica, organizzano, martedì 20 marzo alle 18 nella Libreria di via Gabriele Rosa, un incontro con la teologa Antonietta Potente, autrice del libro “Come il pesce che sta nel mare. La mistica luogo dell’incontro”. Elisa Kidané, comboniana, e Anne Zell, pastora della Chiesa Valdese, dialogano con l’autrice. Modera Laura Novati, critica letteraria e consulente editoriale.

Antonietta Potente, con la sua spiritualità ancorata al presente e il suo pensiero dialogante con la sapienza dei diversi popoli, è tra le teologhe più fertili e creative del panorama italiano e sudamericano. Nel suo nuovo libro “Come il pesce che sta nel mare” affronta il tema della mistica, intesa dall’autrice non come luogo distante dalla realtà, ma come punto d’incontro dei diversi percorsi umani, in cui si disvela il Mistero. Riprendendo la Bibbia, l’autrice si concentra sul secondo capitolo degli Atti degli Apostoli, la venuta dello Spirito, e scrive: “Ciò che mi sembra interessante è che nella descrizione di quel fatto si passa da un luogo preciso, che sembra essere una stanza in cui stavano riunite poche persone, a uno spazio aperto dove c’erano persone di diversi popoli. Non si dice che quelli che erano nella stanza uscirono, ma c’è un salto silente e trasformativo, anche se scompigliante, del luogo. Come se quel luogo fosse divenuto città-piazza con tanta gente (cfr. At 2,1-13)”.

Il libro, sotto forma di sei dialoghi, nasce dalla raccolta di parole e di gesti, di donne e di uomini, incontrati dalla stessa Autrice nei luoghi più preziosi della sua vita: dialoghi interiori e ricerche comuni, tra credenti e non credenti, tra persone di culture e religioni diverse; presenze contemporanee o semplicemente tracce di vita passata.

In questi dialoghi, sempre fortemente ancorati alla quotidianità, la Potente mostra come l’esperienza mistica sia - si potrebbe dire - lo spazio per eccellenza, la dimora di tutti, desiderata e amata da alcuni tanto da chiamarla Tu. Ciascuno l’ha fatto e lo fa, nello spazio e nel tempo, secondo la propria cultura, fede, condizione umana. Scrive ancora l’autrice: “È luogo trasfigurato e trasfigurante, cioè capace di metamorfosi, perché non solo è luogo, ma anche – come direbbe il filosofo francese Henry Corbin – è il luogo in cui accadono dolcissime e intense trasformazioni”.

L’obiettivo che la Potente si propone è dunque quello di affrontare un soggetto così complesso, per renderlo più accessibile a tutti. “Perché tutti possano continuare a discuterlo, ma soprattutto perché la mistica può coltivarsi solo nei dialoghi della vita concreta”.

REDAZIONE 13 mar 2018 10:05