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Brescia
di LAURA DI PALMA 01 apr 2015 00:00

"Paolo VI. Il Papa del moderno", la biografia raccontata dall'autore

Lunedì 30 marzo è stata presentata la nuova biografia di Paolo VI scritta da Fulvio De Giorgi grazie alla collaborazione con l'editrice Morcelliana

“Questa mia nuova opera nasce da una sfida con me stesso: sono infatti stato spinto a realizzarla dall’insistenza dell’editrice Morcelliana, nonostante i miei dubbi”. Con queste parole, Fulvio De Giorgi, ordinario di Storia della Pedagogia presso l’Università di Modena e dell’Emilia, ha introdotto il suo nuovo libro “Paolo VI, il Papa del Moderno”, presentato nel tardo pomeriggio di lunedì 30 nella Libreria della Cattolica di Brescia. “Il libro si inserisce all’interno di una rinomata tradizione storiografica e con esso, come già si può evincere dalla copertina (che raffigura Paolo VI e il presidente Kennedy) ho voluto fare un tentativo di de-italianizzare il più possibile la prospettiva del papato di Montini, per dar spazio anche ai suoi aspetti maggiormente internazionali”, ha poi concluso De Giorgi.

Accanto all’autore, sono intervenuti Marco Roncalli e Daniele Menozzi, rispettivamente saggista e storico delle religioni. “La biografia realizzata da De Giorgi è indubbiamente di carattere scientifico, ma con una particolare attenzione alla Storia della Chiesa e al contesto storico mondiale dell’epoca, l’autore è riuscito a realizzare un’opera esaustiva ed esauriente, un lavoro che davvero mancava” ha esordito Roncalli. “De Giorgi avvicina il lettore al contesto attraverso un primo capitolo di particolare carattere e lo fidelizza con una scrittura densa e la preoccupazione di dar conto e interpretare la vita di un sacerdote italiano, a suo modo politico. Il suo lavoro aiuta a recuperare la memoria di un Pontificato importante, spesso trascurato, dal sapore italiano e internazionale e non tralascia di mostrare al lettore aspetti importanti della vita e del carattere di Paolo VI, tra cui lo stretto rapporto con Angelo Roncalli, poi Giovanni XXIII”.

“Due gli intenti principali dell’autore, in quasi 800 pagine: la rivalutazione della figura del Papa bresciano, a torto definito “un inverno tra due primavere” e la presentazione di un’attualità ecclesiastica di efficace presenza” ha poi affermato Menozzi. “Montini si pose infatti apertamente al confronto e al dialogo con la storia moderna che contrastava invece con la tradizione ecclesiastica fino ad allora dominante e lo fece in tre distinte fasi del suo pontificato”.
LAURA DI PALMA 01 apr 2015 00:00