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Brescia
di ANNA BELOMETTI 09 giu 2022 08:09

Sculture dell’invisibile al Museo Diocesano

Una proposta che nasce dalla collaborazione tra l’istituzione di via Gasparo da Salò, Laba, Cfp Vantini e Scuola di Arte Sacra di Firenze

“Sculture dall’invisibile”: è questo il titolo della mostra che verrà inaugurata venerdì 17 giungo, alle 18, al Museo Diocesano (dove rimarrà fino al 18 luglio), che vedrà coinvolte una ventina di opere, dedicate a persone non vedenti e ipovedenti. Si tratta di opere realizzate nel corso di scultura “I passi dell’arte” dedicato a persone non vedenti e ipovedenti, che la Scuola di Arte Sacra di Firenze ha condotto, in via sperimentale, nel settembre del 2020. Il progetto espositivo arriva a Brescia grazie alla collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti Laba, il Cfp Rodolfo Vantini, la Scuola di Arte Sacra di Firenze, il Museo Diocesano ed è patrocinato dall’Uici (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti).

L’allestimento della mostra è concepito con l’intenzione di far vivere al pubblico un’esperienza sinestetica e multisensoriale ed è stato curato da Andrea Gentili e Dario Pasotti, docenti del corso di scenografia della Laba. Per far avvicinare i non vedenti al mondo dell’arte, poi, Laba, Fondazione per L’Arte Sacra e Istituto Vantini hanno ideato specifici percorsi di formazione artistica, tra questi un workshop, in programma dall’8 al 10 luglio, con cui i ragazzi non vendenti potranno modellare la creta, lavorare il marmo di Botticino e visitarne il Museo. “Il nostro convincimento è che non vi sono ostacoli o tabù che non possano essere affrontati con intelligenza, competenza e rispetto − hanno sottolineato Marcello Menni e Lucia Tanti, direttore della Laba e direttrice della Scuola di Arte Sacra di Firenze −. L’esperienza di Firenze ha colto nel segno. Oggi è superata perché ha aperto un capitolo nuovo che ci permette di fare un passo avanti: ipotizzare percorsi di formazione professionale strutturati e organizzati per dare voce al talento di giovani non vedenti e ipovedenti che sentono di poter essere scultori”.

Anche Mauro Salvatore, direttore del Museo Diocesano, ha espresso soddisfazione per questo importante progetto. “Questa iniziativa − sono state le sue considerazioni − vede il nostro Museo pronto ad accogliere e rilanciare l’arte come espressione autentica di tutto ciò che dal profondamente umano è in cerca dell’oltre. La mostra che inaugureremo nei prossimi giorni va esattamente in questa direzione, con sculture di artisti che hanno saputo andare oltre i limiti fisici, per raggiungere qualità che sanno parlare ed emozionare”. “L’incontro con la Laba e la Scuola di Arte Sacra di Firenze − ha affermato invece Lara Vianelli, direttrice del Cfp Vantini − non ci ha portato soltanto a ideare un workshop di scultura per non vedenti, ma ha rappresentato per noi un’occasione straordinaria per scoprire un modo nuovo di apprendere e di insegnare, di scolpire e di vedere. Imparare a scolpire facendo emergere sentimenti e sensazioni rappresenta nel contempo anche per i nostri docenti una singolare ed unica nuova prospettiva di insegnamento e di crescita professionale”.

ANNA BELOMETTI 09 giu 2022 08:09