lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di ANDREA DOTTI 03 feb 2022 16:32

Sette lezioni sulla comunità

L’esperienza recente che ha coinvolto tutta l’umanità ha generato una frattura e una discontinuità che hanno permesso di far emergere alcune tematiche che avevano attraversato la modernità con una certa linearità, tra questi il tema della comunità. Guido Bosticco e Marco Dotti propongono nel loro libro “Costellazioni, sette lezioni sulla comunità” (Guerini e Associati, 2021, 196pp), una carrellata di interventi provenienti da conversazioni con esperti tenute questo tempo segnato dalla pandemia. Al centro della riflessione vi è sempre il tema della comunità intesa come una realtà coinvolgente tutta l’umanità e alternativa al processo individualista.

Essa emerge non come la nostalgia di un passato, ma come una spinta di progetto necessaria per anticipare e orientare il futuro che si preannuncia complesso e ricco nella sua differenziazione. L’invito trasversale è quello di leggere la dimensione della comunità come una spinta a creare modelli di coesione sociali in grado di resistere e attraversare tempi di disordine economico, geopolitico e spirituale.

Il libro si costituisce di sette lezioni tenute tutte a due voci affinché il testo stesso emergesse come un’opera collettiva, un esperimento, come usano dire gli autori, di co-pensiero, che implicitamente coinvolge il lettore perché anch’egli si inserisca nella riflessione e cerchi di far emergere la propria proposta dalle sintesi del pensiero degli esperti coinvolti. L’ambito della riflessione è tra i più vari come lo sono i profili degli autori coinvolti e si muovono nei campi dell’arte, della tecnologia, dell’etica, della finanza, della diplomazia, dell’economia, della spiritualità e della scienza.

Il testo permette di entrare in paradigmi nuovi di interpretazione della realtà e del futuro, in particolare mettendo in relazione quelle che sono le strutture che costituiscono il reticolo comunitario umano. Così emergono modelli nuovi come il superamento del concetto classico di individuo a partire non solo dalla socialità, ma anche dalla biologia, per muovere l’umano alla coscienza del riconoscimento dell’essere con-dividuo. Sorge così un “realismo con il permesso di sognare” per una nuova valutazione della geopolitica ed emerge la formulazione di una economia e finanza d’impatto per la valutazione di quello che sarà il costo del futuro. Riscoprendo i criteri classici di comunità sono rivalutate le dimensioni della comunicazione, della relazione e della cura per la valorizzazione dello stare insieme dentro le nuove sfide mosse anche dalla crescita tecnologica che richiama e un rapporto nuovo uomo-macchina.

Il lavoro ricco di evocazioni e invocazioni e percorre interessanti approcci alla capacità di vivere in comunione con una progettualità in cui il singolo emerga dentro la relazione che è la comunità per promuovere uno sviluppo attratto da un futuro che sia sempre più umano e nello stesso tempo sempre più adatto all’interazione con la contemporaneità. Chiude l’opera l’intervento dei due curatori che affronta il tema dei luoghi delle comunità possibili. L’occasionalità del vivere insieme o del dover condividere gli spazi viene superata dalla capacità di riconoscere un destino comune verso il quale collaborare nel riconoscimento della potenzialità reciproca di mettersi mutualmente a servizio. Così si incontrano nel testo i temi della riflessione contemporanea che riecheggiano i principi che papa Francesco cita nell’Evangelii Gaudium, in particolare la superiorità del tempo rispetto allo spazio, che nella comunità diventa una superiorità del progetto nei confronti delle distinzioni o divisioni locali o personali.

Si tratta sicuramente di un’opera che permette degli slanci di riflessione e di sguardo che, a seguito di un tempo che ci ha costretti alla distanza e alla chiusura, rilanci le basi per una progettualità nuova di un’umanità capace di riguardare con potenza e speranza al proprio futuro comune.

ANDREA DOTTI 03 feb 2022 16:32