Nella fede, la gioia di Benedetta

Il 23 gennaio 1964 moriva, a Sirmione, Benedetta Bianca Porro. In occasione del 61° della morte, il Comune e l’associazione “Amici di Benedetta” hanno predisposto una serie di appuntamenti. Nei giorni scorsi, hanno visto una grande partecipazione due momenti nella chiesa di Santa Maria della Neve della cittadina gardesana, dove è stata officiata la Messa da parte del vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, e nell’abbazia di S. Andrea di Dovadola, paese d’origine della Beata, dove si è svolta la funzione concelebrata dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, e dal vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza. È stato anche inaugurato il Centro di Spiritualità che ospita un ufficio informazioni con possibilità di fruire di visite guidate, un bookshop contenente la biblioteca di Benedetta, una sala riunioni e un locale dedicato alla compianta Anna Cappelli, che ha dedicato l’intera vita al processo di beatificazione. Benedetta nasce nel paese in provincia di Forlì-Cesena l’8 agosto 1936. La sua breve esistenza, durata meno di 28 anni, è stata segnata da malattie che la portarono prima alla sordità e poi alla paralisi. Nonostante le sofferenze, mantenne una fede profonda, offrendo tutto a Dio e al prossimo. Il 14 settembre 2019 è stata beatificata da papa Francesco. La sua vita continua a ispirare chi affronta il dolore.
L’ultimo appuntamento, in programma giovedì 13 febbraio, alle 20.45, presso la Biblioteca comunale, trae spunto sul rapporto di Benedetta con la spiritualità. La serata, dal titolo “Nella fede la gioia”, vedrà l’intervento di don Andrea Vena, biografo e postulatore della causa di beatificazione della giovane beata sirmionese, che offrirà una riflessione profonda sulla sua vita e il suo messaggio. “Nonostante le difficoltà legate a gravi malattie che l’hanno colpita fin dalla giovinezza − spiega don Andrea − Benedetta ha mantenuto una fede incrollabile. La sua esistenza è stata caratterizzata da un’offerta continua al Signore e al prossimo, trasformando il dolore in un cammino verso la santità”. Don Andrea presenterà il profilo di questa straordinaria donna, mettendo in luce come Sirmione abbia rappresentato per lei non solo un luogo fisico, ma anche uno spazio spirituale dove ha potuto apprendere il “linguaggio dell’artista divino” e porrà l’accento su come Benedetta abbia saputo danzare con gioia anche nelle prove più ardue della vita. La Beata è stata inclusa nel calendario del Giubileo per i malati a Roma il 5 e il 6 aprile.
