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Ospitaletto
di ELISA GARATTI 24 mar 2022 11:11

Gazzoli: il primo anno tra i grandi

Tra le promesse del ciclismo italiano c’è anche un bresciano. Approdato quest’anno tra i “grandi”, Michele Gazzoli, classe 1999, di Ospitaletto, veste la maglia azzurra dell’Astana Qazaqstan, team in cui figurano alcune leggende delle due ruote come Vincenzo Nibali e Gianni Moscon e il cui direttore sportivo è il bresciano Giuseppe Martinelli.Ciclista su strada e pistard, il bresciano è stato campione europeo Juniores in linea nel 2017. Da non dimenticare anche il podio allo scorso 74° Gp della Liberazione. Lo abbiamo intervistato per avere un assaggio di un 2022 che si prospetta essere ricco di emozioni.

Michele, il tuo 2022 è iniziato col botto: nuovo team e buona prestazione al Tour de la Provence. Un buon auspicio per le competizioni che arriveranno?

Certamente. È stato un inverno perfetto: ho fatto un ottimo lavoro e sono arrivato alla gara con una buona condizione. Sono molto contento di come è andata, del feeling che ho avuto in gara. Sicuramente sarà di buon auspicio per il futuro.

Il tuo calendario, in effetti, è ricco di appuntamenti…

Sì. Sono stato in Portogallo per correre la Volta ao Algarve e in Belgio. Mi aspettano anche le “classiche”, come la “Strade bianche” o la “Milano-Sanremo”.

Cosa ti aspetti?

Spero di raggiungere buoni risultati. Io sono pronto. Per me è comunque una nuova esperienza. Cercherò di dare il 100%, ma sarà più un “imparare”…

In effetti, il Team Astana Qazaqstan ti affianca a leggende del ciclismo italiano, come Vincenzo Nibali o Gianni Moscon…

Sì, sono punti di riferimento per me. Sto imparando tanto. I due ritiri di dicembre e gennaio sono stati fondamentali: abbiamo avuto modo di confrontarci e ho rubato qualche consiglio. Sono molto orgoglioso di far parte di questo team.

Che sensazione fa lo stare tra i “grandi”?

È una soddisfazione esagerata, soprattutto avendo costruito la mia vita su questo sport…

L’amore per la bicicletta quando è nato?

La passione mi è stata tramandata da mio nonno. In famiglia, mio fratello e mia sorella, che sono molto più grandi di me, correvano in bici: li andavo a tifare alle gare. Sono proprio cresciuto con la bicicletta…

Nelle categorie giovanili, hai indossato la maglia della Aspiratori Otelli. Con il patron Giancarlo Otelli avevi un rapporto speciale. E la tua immagine del profilo Whatsapp lo conferma…

Il presidente Giancarlo Otelli è stato un enorme punto di riferimento per me. Lo consideravo come un padre. Ho sempre contato tantissimo su di lui. Purtroppo, nel gennaio del 2019, è venuto a mancare: è stata una perdita molto sentita, anche se da parte mia lui non se n’è mai andato. È il mio angelo custode mentre corro.

Sognavi il professionismo. C’è una gara che desideravi correre una volta entrato tra i grandi?

La gara che ho sempre visto con un occhio di riguardo è la Milano – Sanremo. Penso sia una delle poche che ho guardato tutti gli anni da quando sono piccolo. Quest’anno il sogno si realizza: la correrò.

Tuttavia, sono molti anche i sogni per questo 2022. Che auspicio ti fai?

Mi auguro di star bene, che significa avere una vita serena, ma anche stare bene a livello fisico, senza infortuni gravi.

E a livello di competizioni?

È il mio primo anno tra i professionisti, per cui è molto importante imparare. Certo, non nego che voglio fare bene in gara.

Il 2022 sarà, però, un anno importante anche a livello imprenditoriale, visto che nel 2021 è nata la tua birra “La115”. L’amore per il ciclismo è presente visto che tra le proposte c’è anche la “Weiss Top Ganna” dedicata al campione olimpico Filippo…

Sì (ride, ndr). A maggio del 2021, ho aperto una società insieme a un mio amico. Oggi siamo in 3. È nato tutto per scherzo: dalla semplice passione, abbiamo iniziato a provare alcune ricette e poi abbiamo deciso di produrre la nostra birra artigianale. Stiamo andando abbastanza bene. Sono soddisfatto del successo che sta avendo. Speriamo la società possa ingrandirsi sempre di più…

Prima di salutarci, un ultimo passo nella tua Brescia… Anche quest’anno il Giro d’Italia farà tappa nel bresciano. Cosa ci si può aspettare?

È un orgoglio per Brescia e i bresciani poter vivere anche quest’anno il Giro d’Italia. La nostra sarà una delle tappe più dure. Ci sarà da divertirsi: ci saranno sicuramente molte sorprese!

ELISA GARATTI 24 mar 2022 11:11