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Brescia
11 mag 2023 13:25

Ori Martin: l'Ucid Brescia per le buone pratiche

Una delegazione dell’Ucid Brescia in visita alla Ori Martin, fondata nel 1933 e considerata una delle eccellenze dell’imprenditoria bresciana. Sabato 20 maggio dalle 10 alle 13 l'Ucid Brescia visiterà la Feralpi di Lonato

“Le buone pratiche vanno fatte conoscere”. Con queste parole Saverio Gaboardi, presidente della sezione bresciana dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti ha chiuso la visita che una ventina di soci ha effettuato alla Ori Martin, una delle eccellenze industriali del nostro territorio. “Abbiamo avuto l’opportunità – prosegue Gaboardi – di conoscere da vicino una eccellenza bresciana nel settore siderurgico, settore che vede la nostra provincia in posizioni di leadership internazionale, ma anche di riflettere sulla transizione ambientale, tecnologica e digitale in atto, con importanti ricadute sullo scenario competitivo dell’industria e sulle condizioni di benessere dei lavoratori e delle loro famiglie”.

La visita all’azienda di San Bartolomeo fa parte del ciclo “La cultura del lavoro” che alterna incontri in sede ad altri immersivi per conoscere le buone pratiche industriali. Fondata nel 1933, la Ori Martin a partire dagli anni ’50 produce acciaio attraverso il riciclo e la valorizzazione di un materiale di scarto, il rottame. L’anno di svolta è il 1961, quando viene installato il più grande forno ad arco elettrico per lavorazioni siderurgiche prodotto in quel periodo a livello nazionale. La particolare collocazione all’interno della città ha spinto l’azienda a posizionarsi all’avanguardia anche sui temi della sostenibilità in modo da limitare l’impatto, favorire una convivenza collaborativa con i cittadini e sviluppare elementi di simbiosi con il quartiere.

“Interventi concreti – afferma il presidente, Uggero De Miranda – hanno consentito di ridurre i consumi di acqua, le emissioni di rumore e di inquinanti atmosferici come le polveri sottili. Il progetto più innovativo riguarda il sistema che convoglia il calore contenuto nei fumi del forno dell’acciaieria in un impianto che genera vapore. Secondo la stagione, questo viene trasformato in calore che alimenta la rete di teleriscaldamento di Brescia, oppure in energia elettrica”. Nel più ampio programma di rivalorizzazione territoriale e mitigazione dell’impatto ambientale rientra il progetto di allestimento del bosco urbano di 40mila mq situato nel quartiere limitrofo all’acciaieria.

L’azienda ripone grande attenzione anche nei confronti degli aspetti culturali, quest’anno amplificati dal ruolo di Capitale italiana. “Abbiamo pensato di fare qualcosa – spiega il vicepresidente, Giovanni Marinoni - che potesse valorizzare la nostra città e che potesse migliorarla. Per questo abbiamo pensato ad un progetto artistico che legasse il centro cittadino con la periferia. È nata così l’idea del progetto di “Street art. Inventare la bellezza in periferia” che riguarda la riqualificazione del muro di cinta dell’azienda in via Monte Lungo: una superficie di circa 150 m di lunghezza, alta 5 m dove spicca la Vittoria Alata, simbolo della città che l’azienda aveva contribuito a restaurare”. I prossimi due appuntamenti per i soci Ucid sono previsti il 20 maggio alla Feralpi di Lonato per la visita a un’altra eccellenza bresciana e il 6 giugno al Castello di Malpaga Cavernago per un convegno sul rapporto sempre attuale tra il mondo della finanza e quello del lavoro.

11 mag 2023 13:25