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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 13 gen 2015 00:00

Brescia più forte nella lotta alla mafia

È da qualche giorno operativo in città il distaccamento della Direzione investigativa antimafia. Il commento di Gian Antonio Girelli, presidente della commissione regionale Antimafia

È da qualche giorno operativo il distaccamento di Brescia della Direzione investigativa antimafia. Brescia chiedeva da tempo la presenza di una sezione operativa della Dia per stroncare sul nascere le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico del nostro territorio. L’attività della Direzione investigativa antimafia di Brescia riguarderà anche le province di Cremona, Mantova e Bergamo.

L’annuncio è stato dato dal procuratore generale Pierluigi Maria Dell’Osso che ha confermato come l’apertura del nuovo organismo sia avvenuta prima di Natale con personale di polizia giudiziaria organizzato in 4-5 uffici che saranno guidati da un colonnello della Guardia di Finanza distaccato dalla Dia milanese.

Nello specifico gli uomini della Dia, che a pieno regime saranno in tutto una trentina, si occuperanno dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e nella società civile, ma anche del traffico illecito di rifiuti e di Expo 2015.

Il consigliere regionale Gian Antonio Girelli, Presidente della Commissione Speciale Antimafia della Regione Lombardia, ha così commentato l’importante novità. "L'ufficializzazione della costituzione a Brescia di una sezione della Dia è davvero un'ottima notizia. Da tempo a vari livelli si chiedeva che ciò avvenisse nella consapevolezza che il fenomeno mafioso ben presente in tutta la Lombardia, e in modo più che significativo a Brescia e provincia, avesse bisogno di questa realtà per poter essere efficacemente combattuto e sconfitto. È chiaro che ora si tratta di mettere a disposizione risorse umane e finanziarie per permettere alla Divisione di svolgere al meglio la sua attività. È altresì un ulteriore richiamo al senso di consapevolezza e responsabilità che istituzioni, realtà associative e cittadini devono sempre più assumere verso la mafia, l'illegalità e la corruzione. È una lotta che non si può solo delegare, ma intraprendere insieme”.

Per il presidente della Commissione regionale antimafia è urgente e indispensabile estromettere dalla politica e dalle istituzioni i disonesti, i collusi e i faccendieri. “Mi auguro – ha concluso - che presto anche nella realtà bresciana molte Istituzioni manifestino la volontà di aderire ad Avviso Pubblico e sottoscrivano la Carta di Pisa. È un preciso impegno, un'assunzione di responsabilità, capaci di prevenire il malaffare e individuare le "mele marce" presenti sul territorio."
REDAZIONE ONLINE 13 gen 2015 00:00