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Brescia
06 mar 2015 00:00

“Gender (d)istruzione”: nuove forme di indottrinamento in classe

Proseguono le tappe bresciane dell’avv. Gianfranco Amato per parlare della teoria del gender: lunedì 9 marzo presso il Teatro della Parrocchia di Sant’Afra alle 20.30; giovedì 12 marzo interviene a Carpenedolo alle 20.30 presso il Teatro parrocchiale; il 16 marzo alle 20.30 a Ospitaletto presso il Teatro Agorà e il 24 marzo alle 20.30 a Prevalle presso il cinema-teatro “Paolo VI”

L’avv. Amato, presidente dei “Giuristi per la Vita”, presenta il suo ultimo libro “Gender (d)istruzione, le nuove forme di indottrinamento nelle scuole italiane” (con prefazione del vescovo Luigi Negri): è una documentata ricostruzione del tentativo di indottrinamento operato nelle scuola italiane per imporre la dottrina del gender agli studenti. “Fa impressione – scrive don Gabriele Mangiarotti – vedere presentati tutti insieme i percorsi attuati in alcune scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado: cosa diversa sono le tessere di un mosaico singolarmente prese e, invece, il disegno nella sua completezza. È esattamente questo disegno che la stampa ufficiale non vuole farci vedere. Chiedetevi perché”. Quella di Amato è un’opera rivolta a tutti gli uomini, al di là di ogni credo religioso, politico e sociale.

Un volume per gli educatori e per i genitori, gli unici a poter rivendicare il diritto-dovere di educare i propri figli senza l’azione violenta e invasiva di ideologie mortifere quale quella del gender. Un diritto-dovere, quello dei genitori all’educazione, sottolineato anche da Papa Francesco: “Occorre sostenere il diritto dei genitori all’educazione dei propri figli e rifiutare ogni tipo di sperimentazione educativa su bambini e giovani, usati come cavie da laboratorio, in scuole che assomigliano sempre di più a campi di rieducazione e che ricordano gli orrori della manipolazione educativa già vissuta nelle grandi dittature genocide del secolo XX, oggi sostituite dalla dittatura del pensiero unico”.
06 mar 2015 00:00