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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 27 gen 2015 00:00

Giornata della memoria: la terra bresciana non dimentica

In tutti i Comuni della provincia sono state messe in programma manifestazioni per ricordare il dramma dell'Olocausto. In prima fila, al fianco delle amministrazioni locali, il mondo della scuola e dell'associazionismo

Il 27 gennaio del 1945 prendeva vita la più barbara e grande tragedia della storia: l'orrore del genocidio nazista, un progetto finalizzato alla costruzione dell'Ordine Nuovo, alla nascita della "razza eletta". E in nome di questo lucido quando orribile obiettivo, milioni di persone furono sterminati: ebrei, slavi, zingari, portatori di handicap, omosessuali, tutti rinchiusi in campi di sterminio nazista, molti uccisi, pochi sopravvissuti.
Una pagina atroce della storia, alla quale lo Stato ha dedicato un giorno commemorativo, il 27 gennaio di ogni anno, quando vennero aperti i cancelli di Auschwitz-Birkenau, il più grande dei campi di sterminio costruiti.

Tutti i Comuni del Bresciano, grazie alla collaborazione con il mondo delle scuole e quello associativo, si sono attivati per mettere in programma iniziative finalizzate a illustrare alle giovani generazioni il dramma dell’Olocausto, perché, come affermava Primo Levi, se comprendere è impossibile, è necessario conoscere.

Molteplici le iniziative programmate per questo giorno a Brescia, dove Aned, Anei, Anpi, Fiamme Verdi, Cgil, Cisl, Uil, Casa della Memoria, Archivio Storico “Bigio Savoldi e Livia Bottardi Milani” si sono coordinate per un ciclo di appuntamenti che prende il via alle 10, all’auditorium “P. Levi” Via Balestrieri con “Un treno per Auschwitz: 2005-2015”, il meeting delle scuole partecipanti alla 10^ edizione del progetto con la partecipazione di alcuni protagonisti delle edizioni precedenti. All’iniziativa parteciperà il Sindaco Emilio Del Bono.

Alle 12.30, in piazzale Cremona, l’omaggio parte del Sindaco e dell’assessore Fenaroli al monumento del Deportato. Alle 17.30 prenderà il via da Borgo Trento, per arrivare poi in piazza Militari bresciani caduti nei Lager, la fiaccolata e la commemorazione al monumento degli ex internati.

Anche la nuova Provincia di Brescia ha scelto di partecipare a questa importante commemorazione dando il proprio patrocinio con varie iniziative sul territorio: dai cortei, ai convegni, alle mostre, ai racconti e alle testimonianze di chi ha vissuto prigioniero del regime nazista, perdendo la dignità, vivendo nella costante paura, guardando gli altri morire e desiderando, spesso, di morire anch'egli, perché la morte rappresentava ormai una liberazione rispetto al dolore del vivere quotidiano, fatto di sofferenze, soprusi e atrocità.

“Dedicare ogni anno un giorno alla memoria di quanto accaduto - ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli - è fondamentale perché solo avendo ben presente la storia passata si può costruire quella futura. E in questi ultimi anni, dove ritornano echi di un passato che sembrava ormai lontano, in questi tempi in cui si torna a uccidere in nome del proprio Dio, in cui si assiste nuovamente a episodi di razzismo, allo scontro di civiltà, alla crisi della democrazia, dobbiamo fare ancora più tesoro della memoria storica; non dobbiamo permettere che l'umanità torni ad essere vittima di se stessa attraverso battaglie ideologiche che porterebbero solo a guardare ancora in faccia il male, allontanando l'essere umano dalla pace e dai valori della solidarietà, della fratellanza e dell'integrazione tra i popoli”.

La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista. L'apertura dei cancelli del più grande campo di sterminio diede la possibilità non solo di ascoltare molti testimoni della tragedia, ma anche di conoscere gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati dentro i lager.

"Apprezzo le iniziative che portano gli studenti a conoscenza di questa vergognosa pagina di storia - ha proseguito il Presidente Mottinelli - E' importante sapere, sin da ragazzi, quanta brutalità possa custodire l'essere umano e quanto si debba amare la libertà, in ogni sua sfumatura, rispettare il prossimo e astenersi dal giudicare chi ha idee e culture diverse dalle proprie. Vorrei dunque ringraziare tutte le Istituzioni le Associazioni, gli insegnanti, le scuole, che ogni anno organizzano momenti per ricordare quanto può diventare violenta e cieca l'umanità se si allontana dai valori base di una sana e reciproca convivenza. Dobbiamo opporci al razzismo e all'odio e promuovere, sempre, la cultura della pace tra i popoli".

Sarà la testimonianza in viva voce di Agata “Goti” Herskovits Bauer, ebrea internata e poi deportata nei lager nazisti, a chiudere la cerimonia che il Consiglio regionale dedica alla “Giornata della Memoria”, istituita nel 2000 per ricordare la Shoah e con essa quel periodo oscuro che portò alle leggi razziali e allo sterminio del popolo ebraico. Nel corso della cerimonia, che precede l’inizio della seduta di Consiglio regionale, sono previsti interventi del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, il Sottosegretario Ugo Parolo, in rappresentanza della Giunta regionale, e Roberto Jarach, vicepresidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane e della Fondazione Memoriale della Shoah.
REDAZIONE ONLINE 27 gen 2015 00:00