lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Gussago
21 mag 2015 00:00

Giovanni Bachelet racconta suo padre Vittorio

L’appuntamento è per venerdì 22 maggio alle 20.30 a Gussago presso il salone Bazzani di piazza Vittorio Veneto

“Vittorio Bachelet testimone di speranza” è il titolo del quinto appuntamento della rassegna “Fare memoria del bene” organizzata dal Comune e dalla parrocchia. Interviene Giovanni Bachelet, figlio di Vittorio e docente universitario di fisica, già parlamentare; introduce Manlio Milani, presidente della Casa della Memoria.

Emozionò tutto il Paese la preghiera che uno sconosciuto giovane di 24 anni, tanti ne aveva allora Giovanni Bachelet, appena giunto dagli Stati Uniti dove si trovava per la sua attività di ricerca, lesse ai funerali del padre, chiedendo il perdono per gli assassini. Questo incontro è stato voluto nel mese di maggio poiché in questo mese vi è il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. Viene celebrato il 9 maggio di ogni anno in considerazione del fatto che il 9 maggio 1978 fu ritrovato il cadavere di Aldo Moro. Era il 12 febbraio di 35 anni fa quando Vittorio Bachelet venne assassinato sulla scalinata della facoltà di Scienze Politiche all’Università La Sapienza a Roma. Ad ucciderlo le Brigate Rosse, e più precisamente Annalaura Braghetti e Bruno Seghetti. I due materialmente esplosero i sette proiettili calibro 32, colpendo Bachelet mentre conversava con Rosy Bindi, all’epoca sua assistente.

Vittorio Bachelet era stato anche presidente nazionale di Azione cattolica. Il 21 dicembre 1976 Bachelet era stato eletto vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura come membro “laico”, cioè eletto dal Parlamento, dove riceve praticamente un plebiscito venendo votato da tutte le forze che componevano il cosiddetto “arco costituzionale”.
21 mag 2015 00:00