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Brescia
di L. ZANARDINI 12 giu 2015 00:00

Noè Ghidoni. Sabato 13 i funerali in Santa Maria della Vittoria a Brescia

Noè Ghidoni, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Mcl, è scomparso questa mattina all'età di 63 anni. Ha testimoniato con passione la fedeltà alla Dottrina sociale della Chiesa come motore per lo sviluppo della società

Con Noé Ghidoni è scomparsa un'altra figura importante del mondo sociale sia a livello locale che nazionale. Giornalista e anima del Movimento cristiano lavoratori, ha promosso l'affermazione dei principi cristiani nella vita, nella cultura, negli ordinamenti, nella legislazione.
Per questo ha operato in fedeltà agli orientamenti del Magistero della Chiesa, consapevole di un suo specifico ruolo nella società.
I funerali di Noè Ghidoni avranno luogo sabato 13 giugno alle 15,30 nella Parrocchiale di Santa Maria della Vittoria in via Cremona a Brescia. La salma sarà tumulata al cimitero della Volta.

Noè Ghidoni, 63 anni, vicepresidente Nazionale del Movimento Cristiano lavoratori, è mancato questa mattina. La scelta di spendersi nel mondo del “Terzo settore” lo ha portato ad essere guida, ispiratore e anima di MCL sia a livello locale (come presidente della sede bresciana fino al 2005) che nazionale: attualmente ricopriva le cariche di Presidente Regionale Lombardia e Vicepresidente nazionale. Tra le sue attività ricordiamo nel 2004 la campagna “La Domenica è Festa” per la salvaguardia e promozione del carattere festivo della Domenica e del riposo dal lavoro che in poche settimane raggiunse le 430.000 firme, poi presentate al Presidente della Camera. Nel 2001 gli fu conferito l’Ordine pontificio di San Silvestro Papa.

Con passione e con profonda conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa, Noè ha portato avanti alcune campagne, tra cui il rispetto del riposo festivo. Ha davvero incarnato il pensiero di chi pensa, spera e crede che nell'applicazione della Dottrina Sociale della Chiesa secondo l'insegnamento del suo Magistero ci siano il fondamento e la condizione per un rinnovato ordinamento sociale: solo così vengono assicurati, secondo giustizia, il riconoscimento dei diritti e la soddisfazione delle esigenze spirituali e materiali dei lavoratori.

In questi anni di impegno ha insistito molto sul concetto di famiglia come patrimonio di e dell'umanità: "Demolirla è un crimine. Questo fondamentale presidio morale e vitale merita di essere promosso, invece non lo è, in barba alla Costituzione che esprime un chiaro favor familiae. La famiglia pone e salvaguarda la fondamentale questione in campo, quella della persona".

Anche la Chiesa bresciana esprime il suo cordoglio per la scomparsa e assicura una preghiera.
L. ZANARDINI 12 giu 2015 00:00