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Manerbio
di REDAZIONE 02 mag 2022 08:42

Papalia e Chiarini: i diritti nella Costituzione

"I Diritti civili nella Costituzione Italiana": questo è il titolo dell'incontro svolto tra gli studenti dell’Istituto Pascal-Mazzolari di Manerbio, il dott. Guido Papalia, già Procuratore generale di Brescia e il prof. Roberto Chiarini dell'Università Statale di Milano. Dopo i saluti, la preside Paola Bonazzoli ha ricordato i due anni di pandemia della scuola italiana, esprimendo l’entusiasmo di poter ritornare a svolgere iniziative in presenza, nonostante alcune classi fossero collegate online per il rispetto delle norme sanitarie.

Il primo intervento è stato quello del prof. Chiarini che ha svolto un’analisi della Costituzione Italiana, approvata dall’Assemblea Costituente nel 1947 e entrata in vigore nel 1948. Il professore ha evidenziato quanto la Costituzione sia il “frutto maturo” di una stagione segnata dalla Resistenza, nata grazie alla conciliazione, dialogo e cooperazione di diverse sensibilità culturali e politiche. L’Italia gode della pace e dello sviluppo sociale, politico ed economico da quando vige la Costituzione, garantendo settantacinque anni di benessere. Chiarini ha evidenziato il concetto di “politica di solidarietà nazionale” che si manifesta in particolari fasi della storia repubblicana, come quella attuale che vede l’Europa e l’Italia in un contesto di guerra.

Il prof. Resta ha introdotto il magistrato Papalia, ricordandone i meriti professionali: fu impegnato nel contrastare il potere criminale, il terrorismo e le indagini che portarono alla liberazione del generale americano Dozier, sequestrato dalle brigate rosse. Il dott. Papalia ha evidenziato l’importanza di formare e sensibilizzare gli studenti delle scuole italiane alle tematiche della Legalità e della Costituzione, marcatamente antifascista. Il Magistrato sin da subito ha risposto alle numerose domande degli studenti, riguardanti le libertà civili, il diritto a un giusto e breve processo dell’imputato, la pena di morte, il Ddl Zan, il diritto all’autodifesa del domicilio e l’ergastolo ostativo. Tra le risposte ha citato anche una recente indicazione del neo Procuratore Generale di Palermo (una donna) sulla tutela delle fasce più deboli della società in relazione all’applicazione della Giustizia. In merito al contesto della guerra, entrambi i relatori hanno concordato che gli unici ad avere previsto l’acutizzarsi del conflitto sono stati i servizi segreti americani e che i circoli internazionali sono apparsi in ritardo nell’interpretare le reali intenzioni del presidente Putin. Sulla questione legata all’invio di armi all’Ucraina i due relatori hanno manifestato opinioni diverse.

La partecipazione all’evento, anche da remoto, ha riscontrato grande successo tra gli studenti: sono state registrate infatti 240 connessioni già prima dell’inizio della conferenza. L’incontro, moderato dal Prof. Resta,  si è concluso con l’intervento e i ringraziamenti della preside Paola Bonazzoli che ha ringraziato e salutato le diverse autorità presenti auspicando un nuovo “meeting” con i relatori.

REDAZIONE 02 mag 2022 08:42