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Brescia
21 mag 2015 00:00

Provincia di Brescia: approvato il nuovo statuto, ora il tema delle deleghe

Con il nuovo statuto i 206 Comuni bresciani avranno l'opportunità di aggregarsi in aree omogenee. Adesso si aspetta il parere del Consiglio regionale sulla deroga al progetto della Giunta di mantenere le deleghe di agricoltura, caccia e pesca. Ne parliamo con il presidente dell'ente provincia Pier Luigi Mottinelli

Con il parere favorevole di 126 Comuni sui 140 presenti, che rappresentavano 924.831 cittadini, è stato approvato il nuovo Statuto della Provincia di Brescia. Il 93% dei Sindaci presenti (7% gli astenuti) ha dunque detto sì allo strumento che, in linea con la Legge 56, regolamenterà la nuova Provincia.

Dopo 200 giorni dall'insediamento dell'Amministrazione provinciale, guidata da Pier Luigi Mottinelli, si è compiuto un passo fondamentale, dopo l'approvazione del Bilancio di Previsione. "La Legge Delrio prevedeva - spiega il presidente Pier Luigi Mottinelli - la scadenza del 31 dicembre, ma poteva essere prorogato entro il 30 giugno. Il fatto che l'abbiamo fatto con largo anticipo mi inorgoglisce. Alla fine non c'è stato nessun voto contrario".

Il consigliere Nini Ferrari, in questi mesi, in collaborazione con l'Università di Brescia, ha lavorato per la stesura dello Statuto. "Esprimo grande soddisfazione - ha dichiarato il consigliere Nini Ferrari - per il risultato ottenuto. E' stato un lavoro impegnativo, che permette, tra i punti più importanti, di consentire l'aggregazione dei 206 Comuni bresciani in aree omogenee, sul modello delle Comunità Montane, individuate sulla base delle caratteristiche geografiche, storiche, culturali e sociali".

"Sono sicuro - continua Mottinelli - che la Delrio pone delle opportunità per i Comuni: un ente di livello intermedio partecipato dai Comuni in un territorio come il nostro molto vasto, perché non dimentichiamoci che Brescia ha un territorio superiore a quello di sei Regioni italiane. Abbiamo ritenuto di permettere di dare l'opportunità ai Comuni di aggregarsi. Ci sono già le Comunità Montane, ma ci sono anche delle identità socio-economiche da valorizzare. La Provincia di Brescia deve fare rete e sistema anche con le Province vicine di Bergamo, Cremona e Mantova". In questo modo la nuova Provincia, quale "Casa dei Comuni", potrà essere un vero punto di riferimento per le Amministrazioni Comunali, una Provincia al servizio dei cittadini e del territorio.

Con il nuovo Statuto saranno ora ridefinite le deleghe dei Consiglieri provinciali, fino a oggi provvisorie. Mentre c'è attesa per la definizione delle deleghe da parte della Regione. "La delibera di giunta regionale, datata 30 dicembre, prevede che alla Provincia di Brescia siano mantenute le deleghe già conosciute, ma allo stesso tempo la Regione chiede di tenere agricoltura, caccia e pesca. Brescia per le sue dimensioni non può essere equiparata alle altre Province: siamo la prima provincia agricola per Pil, per non parlare della stessa attività venatoria e della pesca... Abbiamo chiesto in deroga al progetto della Giunta di poter mantenere queste deleghe e il presidente Maroni non si è detto contrario. Va costruito in consiglio, ma questo è possibile se i consiglieri regionali bresciani ci credono... Altrimenti prenderemo atto del desiderio di Milano di accentrare i servizi...".
21 mag 2015 00:00